REDAZIONE FERRARA

Abusi sui bambini. Violenze all’asilo, educatore condannato. E c’è un’altra inchiesta

Sei anni per il ragazzo arrestato dopo la segnalazione dei genitori. Fu incastrato dalle telecamere installate all’interno della scuola. Il legale dell’istituto: "Nessuna responsabilità in capo alla struttura".

Sulla vicenda hanno indagato i carabinieri (. foto di repertorio

Sulla vicenda hanno indagato i carabinieri (. foto di repertorio

Il suo arresto, eseguito qualche mese fa dai carabinieri, aveva destato stupore e sconcerto nel paese della provincia in cui lavorava. Ieri mattina l’uomo, 22 anni, è stato condannato ad una pena di sei anni di reclusione per abusi su alcuni bambini dell’asilo. La sentenza è stata letta dal gup del tribunale di Bologna, Roberta Malavasi. Il giovane era accusato di violenza sessuale ai danni di quattro alunni di una scuola materna della cittadina nella quale stava svolgendo il servizio civile. L’uomo era accusato anche di detenzione di materiale pedopornografico. L’inchiesta era nata nell’autunno del 2023, quando alcuni genitori si erano accorti dei cambiamenti dei loro figli e hanno denunciato la situazione. Nella scuola sono state installate delle telecamere che hanno documentato le responsabilità del giovane, che lo scorso giugno ha ammesso le sue colpe davanti agli inquirenti. Quattro i casi accertati in maniera chiara. Nel telefono e nel computer dell’indagato, come anticipato, è stato trovato materiale pedopornografico, in parte prodotto da lui stesso. Il giudice dell’udienza preliminare ha inoltre stabilito una provvisionale di diecimila euro ciascuna per le quattro parti civili (le famiglie dei minori vittime di abusi), mentre per i risarcimenti se ne dovrà occupare il tribunale civile. Alla scuola, anch’essa parte civile, non è stata riconosciuta alcuna provvisionale ma dovrà risarcire il danno da definire in separata sede.

"Quello che lascia i genitori perplessi in una situazione angosciante – ha spiegato l’avvocato Stefania Mannino, che assiste tre delle famiglie coinvolte nella vicienda – è che non siano state fatte altre indagini sui sei Tera di materiale pedopornografico sequestrato all’imputato. Il sospetto è che ci fosse una rete intorno a lui". "Il giudice – così l’avvocato Dario Bolognesi, difensore del legale rappresentate dell’istituto – ha riconosciuto la nostra posizione di parte danneggiata nel processo e ha condannato l’imputato al risarcimento dei danni, da liquidarsi in sede civile, in favore di tutte le parti civili, compreso l’istituto. Il legale rappresentante della struttura, nel rinnovare la piena solidarietà e vicinanza alle vittime, tiene a rappresentare che le indagini svolte dalle procure non hanno fatto emergere alcun profilo di responsabilità in capo alla struttura o al suo personale, ed infatti nessuno della struttura è stato mai sottoposto ad indagini".

La sentenza di ieri non spegne però definitivamente i riflettori sulla delicata vicenda. La procura ha infatti già aperto un secondo fascicolo per episodi analoghi di cui sarebbero stati vittime altri due bambini. Venerdì scorso si è tenuto un incidente probatorio. Sotto la lente anche alcuni disegni realizzati dai bambini.