FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Abusi sessuali all’asilo, educatore in carcere

Il verdetto: cinque anni di reclusione. La sentenza è definitiva

I carabinieri hanno bussato alla porta dell’abitazione nella quale si trovava l'educatore agli arresti domiciliari e hanno eseguito un ordine di carcerazione

I carabinieri hanno bussato alla porta dell’abitazione nella quale si trovava l'educatore agli arresti domiciliari e hanno eseguito un ordine di carcerazione

Ferrara, 22 dicembre 2024 – Si sono aperti i cancelli del carcere per l’educatore 22enne condannato per abusi sessuali su alcuni bambini di una scuola materna della provincia. Venerdì i carabinieri hanno bussato alla porta dell’abitazione nella quale si trovava agli arresti domiciliari e hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso poche ore prima dall’ufficio esecuzioni penali della procura di Bologna.

L’uomo, lo ricordiamo, fu arrestato nel febbraio scorso e, di recente, è stato condannato dal gup del capoluogo di regione Roberta Malavasi. Ora, diventata irrevocabile la sentenza, è stato portato all’Arginone per espiare la pena di cinque anni di reclusione. Il suo arresto destò stupore e sconcerto nel paese nel quale lavorava. Il giovane educatore era accusato di violenza sessuale ai danni di quattro alunni di una scuola materna della cittadina nella quale stava svolgendo il servizio civile.

Su di lui pendeva anche l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. L’inchiesta era nata a fine 2023, quando i genitori si erano accorti di alcuni cambiamenti nei loro figli e hanno denunciato la situazione. Nella scuola furono dunque installate delle telecamere che hanno documentato le responsabilità del giovane (che lo scorso giugno ha anche ammesso le proprie colpe davanti agli inquirenti). Una volta avuto contezza di quanto stava accadendo, i militari erano intervenuti e avevano arrestato il soggetto in flagranza. Per farlo senza turbare la serenità dei bambini, si erano presentati davanti alla scuola in abiti civili e lo avevano allontanato adottando ogni sorta di cautela proprio a tutela dei piccoli dai 2 ai 5 anni che frequentavano la materna. Grazie a queste accortezze i bimbi non si sarebbero accorti di nulla di quanto stava succedendo. Ora, a nemmeno un anno dall’arresto, la vicenda giudiziaria può dirsi chiusa con l’accompagnamento in carcere del 22enne per scontare la pena inflittagli dal tribunale.