Insegnare ai giovanissimi i valori ma anche la bellezza e la forza dello stare insieme facendo qualcosa per il territorio è ciò che anima ‘Volontari sotto le stelle’, un’iniziativa realizzata dal gruppo centese dell’Associazione Nazionale Alpini in collaborazione con le scuole di Cento, quest’anno unendola anche a una bella opera di aiuto ad una scuola romagnola alluvionata. Alla scuola di Penzale nei giorni scorsi si è svolta l’8° edizione coinvolgendo 25 ragazzi tra i 12 e 13 anni, un’idea nata da Michele Passarini che oltre essere un volontario Ana è anche presidente della Fondazione ‘E se domani’, con lo scopo di far crescere i giovani perché diventino cittadini più responsabili, attenti al volontariato e all’aiuto verso il prossimo.
"Dopo il maltempo, la situazione dell’alberatura delle scuole Pascoli non ci permetteva di svolgere lì le nostre attività, così la dirigente ci ha spostato a Penzale – spiega Passarini – si tratta di tre giornate coi ragazzi che più si sono distinti nel far azioni di volontariato e una è stata la sistemazione dei giardini di via Margherite, coinvolgendo anche i genitori. L’obiettivo sociale di questa sorta di campus, invece, quest’anno era di riqualificare il campetto da basket dell’Istituto ma abbiamo dovuto rimandare, a causa della caduta del ramo di un albero durante il maltempo e la necessaria verifica di tutte le piante. Quest’opera è solo rimandata a settembre, trovando sponsor e, perseguendo l’obiettivo dell’inclusione, sarà inaugurato anche col Baskin". Ed è scegliendo un’altra mission, che i ragazzi sono riusciti ad arrivare ad un bel successo. "Vista l’emergenza legata all’alluvione in romagna, la dirigente scolastica ha pensato di ‘adottare’ una scuola – spiega – abbiamo dunque abbiamo lanciato una raccolta fondi in piazza e i ragazzi si sono dati da fare sia coi passanti che con i negozianti, raccontando ciò che stavano facendo. Sono stati raccolti 1385.70 euro che sono stati consegnati alla dirigente scolastica da destinare all’istituto ‘Gherardi’ di Lugo". Tre giorni in cui i 25 ragazzi hanno vissuto giorno e notte dentro la scuola, guidati dagli Alpini. "Con noi c’erano anche studenti di vari indirizzi delle scuole superiori Taddia come coordinatori tra noi e i ragazzi divisi in gruppi. Collaborazione che chiederemo anche per i prossimi due anni – conclude – ogni giorno era scandito dall’’alzabandiera e ammainabandiera. Oltre a lavorare sulla socialità".
l.g.