FABIO CASTORI
Fermo

Sorpreso a rubare gasolio dall’azienda per cui lavora, picchia i poliziotti

Arrestato un 56enne di Campofilone. Gli agenti gli avevano teso una trappola dopo essere stati avvisati dagli investigatori privati assunti dalla ditta vittima dei continui furti

Le taniche piene di gasolio sequestrate dalla polizia

Le taniche piene di gasolio sequestrate dalla polizia

Campofilone (Fermo), 6 novembre 2024 - Rubava sistematicamente grossi quantitativi di gasolio alla ditta di autotrasporti per cui lavorava. Alla fine, però, ha dovuto fare i conti con i poliziotti della squadra mobile di Fermo, che gli hanno teso una trappola e lo hanno arrestato proprio mentre stava asportando la nafta. In manette e finito un autotrasportatore 56enne di Campofilone originario di Recanati.

L’attività degli uomini della questura ha preso il via quando il personale dell’agenzia di investigazioni “Zenith” ha riferito agli agenti che, nell’ambito dell’incarico ricevuto da parte del titolare di una ditta di autotrasporti, aveva riscontrato che uno dei loro dipendenti, da giorni, si stava appropriando di importanti quantitativi di gasolio, prelevandoli dal serbatoio del camion aziendale che egli guidava quotidianamente.

Il conducente si recava tutti i giorni in ditta con un mezzo proprio per poi mettersi alla guida del camion e compiere le mansioni affidategli su itinerari prestabiliti. Quest’ultimo, prima di portarsi col mezzo presso la prima destinazione assegnata, era solito raggiungere il suo domicilio, ovvero Campofilone, dove, utilizzando delle taniche in plastica ed una pompa elettrica collegata a due tubi, prelevava svariati litri di gasolio dal serbatoio del camion.

L’investigatore privato ha raccontato ai poliziotti di aver realizzato plurimi servizi di osservazione e di essere riuscito a documentare con video e foto, tutti i momenti in cui il dipendente della ditta di autotrasporti rubava ingenti quantità di gasolio dal serbatoio del camion aziendale, agendo sempre alle prime luci del giorno.

La mattina seguente gli uomini della squadra mobile, hanno pedinato il 56enne per poi posizionarsi in modo da poter intervenire prontamente nell’ipotesi in cui fosse realizzato un qualsiasi tipo di condotta delittuosa.

Come da copione alle 6 è sopraggiunto un autocarro che si è posizionato nella zona antistante la l’abitazione del sospettato. Dal veicolo è sceso un uomo, che, dopo aver prelevato delle taniche in plastica dall’interno di uno dei due capanni, ha raggiunto il serbatoio del camion e ha collegato dei tubi ad una delle taniche in plastica posizionate a terra con una pompa elettrica.

A quel punto gli agenti sono intervenuti ma l’autotrasportatore, invece di desistere si è scagliato brutalmente contro di loro, aggredendoli fisicamente.

In particolare, prima ha colpito con un pugno un poliziotto, poi ne ha strattonato un altro e, durante la colluttazione, i due sono finiti a terra schiacciati dall’elevata stazza del camionista. Solo l’intervento del terzo agente ha consentito di bloccare e neutralizzare il 56enne.

Riportata la calma, i poliziotti hanno contattato il titolare della ditta, che ha riferito come il suo dipendente non si sarebbe dovuto trovare in quel luogo in quanto non previsto nell’itinerario assegnato. Per questo motivo, trovandosi di fronte alla flagranza dei reati di tentato furto aggravato e di resistenza a pubblico ufficiale, gli uomini della questura hanno perquisito il capanno dove hanno rinvenuto oltre alle 10 taniche da 25 litri piene. La refurtiva è stata sottoposta a sequestro e il 56enne, dopo i rilievi fotodattiloscopici, è finito in manette.