Uno schiaffo, una decisione che mina il rapporto di fiducia istituzionale. Così il sindaco Paolo Calcinaro commenta la scelta del presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che ha tolto il direttore amministrativo a Fermo per mandarlo a Pesaro: "Eravamo in attesa del consiglio comunale lunedì pomeriggio ed è arrivata questa notizia come un fulmine a ciel sereno. Sembra uno schiaffo, dopo un consiglio comunale aperto dove un territorio chiede a gran voce di non essere l’ultimo, si crea una difficoltà in un altro territorio a Pesaro e dove vai a rimediare per quel territorio? Su quello che è messo peggio? Sempre a Fermo? Carelli è una persona preparata a cui è stata proposta una promozione, era ovvio che accettasse, ma qui non si doveva arrivare. Qua c’era una missione, quella di risollevare i dati difficili della nostra sanità e Carelli ci stava lavorando". Calcinaro fa un esempio, c’è stato un taglio pesante proprio in questi giorni, di 120 mila euro, a carico del Montessori, che si traduce in meno risorse per disabili e servizi, e con Carelli si stava lavorando ad una possibile soluzione: "Io di solito non faccio polemica ma stavolta è davvero uno schiaffo che si debba soccorrere col nostro organigramma un’altra situazione. Sono tante le partite aperte, a partire dalla storica mancanza di personale. Acquaroli è stato garante in altre situazioni, per la viabilità, per i trasporti pubblici, gli chiedo di sostenerci anche in questo, serve che prenda in mano questa cosa. Anche qui abbiamo posto un tema, non ci è stato risposto, gli investimenti tecnologici del Murri, i soldi ad oggi non sono stati stanziati, l’assessore Baldelli ha fatto più del proprio, ha messo dentro con edilizia anche tecnologia, è un capitolo di spesa che deve essere previsto perché altrimenti quando cominciamo? L’ospedale non si può aprire a comparti". Il sindaco spiega che il referente per questa situazione è il territorio, è giusto che tutti i sindaci si uniscano: "Serve una presa di coscienza e questo segno è veramente terribile. Io non sono per chiedere tutto dappertutto ma se avviene una sottrazione allora non capisco più, a tre settimane da quel momento del consiglio comunale aperto in cui abbiamo spiegato un sistema in sofferenza. Non so se può fare un’altra conferenza dei sindaci ma è comunque una cosa grave e magari un documento ci potrà essere. Chiedo un impegno preciso per le tecnologie del nuovo ospedale, lo chiedo pure io, a questo punto non so più se possiamo fidarci, la fiducia ha un termine".
PoliticaSanità, adesso anche Calcinaro alza la voce: "Altro schiaffo al nostro territorio"