Porto San Giorgio (Fermo) – Forse il generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, si aspettava e magari augurava che la sua venuta a Porto San Giorgio per la seconda volta nel giro di pochi mesi, potesse costituire motivo di polemiche comunque utili a far sapere della sua presenza in città ad un pubblico più vasto.
È stato subito accontentato dal Pd, il cui segretario cittadino Michele Amurri ha diffuso una nota con cui, ribadita la siderale distanza politica dei Dem dal generale, prende pesantemente di mira il sindaco Valerio Vesprini il quale definisce “civica” la sua amministrazione ma tale non sarebbe.
Prendendo spunto proprio dalle dichiarazioni del sindaco in merito alla venuta del leghista che fanno dire al segretario del Pd: “Stiamo sempre più cadendo nel ridicolo”. Quindi Amurri precisa che “non è la censura del generale” l’obiettivo dei Dem i quali, tuttavia non possono non sottolineare “alcune grosse contraddizioni e strafalcioni del primo cittadino il quale ha detto addirittura che il personaggio Vannacci deve essere considerato un veicolo di attrazione di presenze nella nostra città, una specie di ’testimonial’ che, a detta di Vesprini “se è tornato una seconda volta, si vede che la nostra è una città attrattiva”.
Un nome Vannacci quasi da spendere nella promozione turistica. Ma, secondo il segretario dei Dem, la questione non è tanto e solo la presenza in città per la seconda volta di Vannacci quanto piuttosto il fatto che Valerio Vesprini, la più alta carica cittadina “in ogni suo intervento e azione non sceglie mai da che parte stare, non si scompone, accoglie tutto e il suo contrario, getta fumo negli occhi, proclamando, contro ogni prova reale dei fatti, la natura civica della sua Amministrazione, contraddicendosi ad esempio rispetto al vicesindaco, Fabio Senzacqua definendolo ’quale tesserato storico della Lega’. Molti partiti di estrema destra – come Forza Nuova, neofascista – avrebbero voluto candidare Vannacci ma se l’è accaparrato la Lega, la parte più estrema, quella ormai chiaramente accolta e sdoganata dall’Amministrazione ’civica’.
È rimasto solo Vesprini ad essere civico, perché i tre consiglieri comunali eletti con la sua lista ‘Si può’ si sono traferiti in ‘Noi Democratici’ e la narrazione della sua amministrazione civica non ha alcuna efficacia né rispecchia la realtà dei fatti. Oramai non è più “fuori i partiti“, è lui quello che è rimasto fuori dal palazzo!”