PAOLA PIERAGOSTINI
Economia

Fermo, ultimi giorni di vendemmia. Ripresa dopo il disastroso 2023: “Ora uve sane e abbondanti”

La fatica di produttori e appassionati di vino è stata ripagata in questa stagione: c’è stata una produzione qualitativamente e quantitativamente molto soddisfacente

Il 2024 segna la stagione della ripresa per la vendemmia

Il 2024 segna la stagione della ripresa per la vendemmia

Fermo, 13 ottobre 2024 – Dopo settimane passate in vigna, lavoro e fatica, anche la vendemmia del 2024 volge al termine. E ora non resta altro che valutare l’annata. La conclusione arriva accompagnata da bilanci fortemente positivi in termini di quantità e qualità, che confermano le buone aspettative dei viticoltori risalenti alla vigilia della vendemmia stessa, iniziata con circa dieci giorni di anticipo sui tempi stagionali. La raccolta di uve infatti, oggi alla battuta finale, permette ai viticoltori di riscattarsi dalla disastrosa vendemmia del 2023, quando le condizioni climatiche avverse e incessanti avevano causato un calo medio di produzione di oltre il 50%. L’annata 2024 scrive invece un altro pezzo di storia per produttori e appassionati di vino, che possono contare quest’anno su una vera eccellenza sia sotto l’aspetto quantitativo del raccolto che qualitativo delle uve che diventeranno vino. Ovviamente, il quadro generale di produzione va poi reso più specifico in base al tipo di coltivazione, alla posizione, al tipo di raccolto. Il commento su questa stagione dunque cambia a seconda delle ubicazioni delle vigne.

I fattori che condizionano la vendemmia

E’ bene ricordare infatti che l’orientamento produttivo aziendale è molto legato a fattori vari tra cui l’esposizione dei terreni e l’istallazione o meno dei sistemi di irrigazione in vigneto (fondamentali nelle stagioni siccitose). Ciò specificato, è indubbio che le buone previsioni dei viticoltori risalenti al pre-vendemmia, oggi sono più che confermate da elementi reali di quasi fine raccolto, riscontrati nei buoni quantitativi di raccolto per ettaro e nell’altrettanto buona qualità dell’uva sana. A confermare il trend, sono tre tra i più noti viticoltori e titolari di cantine del Fermano: Michele Di Ruscio, contitolare insieme alla famiglia di ‘Terre Fageto’ di Pedaso, Giacomo Centanni, titolare della ‘Vini Centanni’ su territorio di confine tra Campofilone e Montefiore dell’Aso e Nico Speranza, titolare dell’azienda Vinicola Vittorini di Monsampietro Morico.