GAIA CAPPONI
Economia

La favola della Sina Tech, da piccola realtà a colosso

L’azienda di Fermo nata nel 2011, grazie all’intuizione visionaria di Ennio Baglioni: “Mio padre faceva l’ambulante e io ho deciso di aprire qui l’attività”

Ennio Baglioni, titolare dell'azienda Sino Tech, eccellenza per il fermano e non solo

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Fermo, 17 novembre 2024 – Nota fruttata di mele, floreali di biancospino, flora mediterranea, colore giallo paglierino. Vini, ma non solo, e macchinari per il bevarage di alta qualità sono stati i protagonisti, nei giorni scorsi, del Simei 2024 di Milano al quale la SinaTech, azienda leader sul mercato nazionale nell’analisi automatizzata dei vini, ha riscosso notevole successo presentando i propri macchinari e deliziando clienti e addetti ai lavori con degustazioni di alcuni vini marchigiani tra quelli premiati dal Gambero Rosso.

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La SinaTech nasce, nel 2011, grazie all’intuizione visionaria del titolare che da gioiellino di famiglia l’ha portata a diventare eccellenza italiana: Ennio Baglioni, classe ’58 e nato a Grottazzolina dove vive insieme alla moglie Giuseppina e al figlio Jacopo, prova a raccontarci la sua storia.

Dottor Baglioni, una famiglia molto legata al territorio la sua.

“Ho deciso di realizzare l’azienda nel luogo dove sono nato e dove, da ragazzino, vedevo mio padre, ambulante, comprare casse di mele e arance dai contadini per poi rivenderle ‘casa casa’. A 18 anni, durante l’estate, decisi di fare la stessa cosa con i cocomeri e, dopo tre mesi di lavoro, acquistai la mia prima auto: una 127 Special, verde”.

Da quel momento, un lungo e interessante viaggio.

“Ho iniziato col praticare la libera professione di commercialista ‘sfruttando’ le amicizie cui tenevo la contabilità: un anno, il tempo di accorgermi che non era il mio mondo. Nel 1986, devo all’amico Francesco Guarnieri, il passaggio come direttore amministrativo in Biomedis, azienda che rilevai cinque anni dopo; nel ’92 conobbi la realtà catalana della BioSystem. In realtà, devo la mia esperienza alla diagnostica clinica, ma il passaggio fondamentale agli analizzatori enzimatici fu una ventina di anni fa quando mi domandai come diversificare: trovai la risposta nel settore agroalimentare, nel vino in particolare”.

Arriviamo al 2011.

“Un piccolo passo indietro: tre anni prima uscii dalla Biomedis e quindi il grande passo. Con Antonio Abate, ancora oggi al mio fianco, fondammo la SinaTech: oggi, i miei collaboratori Graziano, Maria Laura, Fabio e Chiara sono la seconda famiglia prima che seri professionisti nella gestione del prodotto. Il rapporto con venditori e con tecnici esterni, come l’enologo Cristiano Chiloiro e il chimico Davide Spada intervenuti durante il convegno al Simei, è in continua crescita”.

Anche un’azienda già consolidata come SinaTech può avere un sogno per il futuro?

“Andare nel mondo con forniture per laboratorio di analisi vini: sto cercando di capire come affrontare la nuova sfida con la consapevolezza di essere ‘arrivati’, ma non alla meta finale”.