Porto Sant’Elpidio (Fermo), 19 ottobre 2023 – “Siamo tutti sulla stessa barca". Chissà quante volte l’avrà pensato, Antonella Cimadamore, durante i 40 anni della pizzeria ristorante Ciak Brasserie, guardando il suo valido staff sempre all’opera tra ordinazioni, pizze, primi e secondi piatti, affrontando tutto il bello e il brutto che c’è in un lavoro "che si fa solo per passione, perché richiede molti sacrifici".
Così, per festeggiare i 40 anni del Ciak, la Cimadamore (con Giacomo Gaetti e la figlia Matilde) ha pensato per tutti i suoi collaboratori (e familiari al seguito) un regalo: domani, saliranno tutti e 16 a bordo di una nave da crociera e per una settimana se ne staranno in panciolle, navigando tra Italia, Montenegro e Grecia, con tappe a Venezia, Kotor, Mykonos, Santorini e rientro ad Ancona.
“Nel nostro locale si respira armonia tra i dipendenti – spiega la Cimadamore - e loro fanno grande e unico il Ciak per cui è giusto festeggiare tutti insieme. Volevo premiarli e al classico grande evento, ho preferito una bella crociera".
Non una cosetta da niente considerando che non stiamo parlando di un’attività di grandi dimensioni: Ciak ha 150 posti (200 in estate, con l’esterno) e una manciata di dipendenti (età media 35 anni) cui si aggiungono quelli ‘a chiamata’ quando in estate, il lavoro aumenta con l’arrivo dei turisti nella cittadina di mare. "In quel caso, ‘attingo’ dall’alberghiero da dove arrivano molti dei miei dipendenti. La difficoltà a reperire personale è un problema ma per me no, visto che chi lavora al Ciak è con me da minimo 15 anni".
La ricetta della longevità di questa attività sta tra la garanzia offerta da chi ci lavora e la necessità di stare sempre al passo e assecondare i cambiamenti anche in termini di marketing, promozione, approccio coi clienti "per rispondere ad esigenze sempre nuove della clientela".
Stare al passo con i tempi significa investire e, quando ci sono le opportunità di attingere fondi da qualche parte, la Cimadamore è sempre pronta a coglierle. E poi ci sono tante buone idee, quel continuo reinventarsi che mette in circolo nuova linfa vitale: "Siamo stati i primi in assoluto in città, se non nella zona, a inventare il ‘giro pizza’ (pizza finché si vuole, birra, coperto e limoncino a 10 euro) che poi ci hanno copiato tutti", si vanta la Cimadamore.
Il menu riflette appieno la veste ‘multitasking’ che ha assunto negli anni il Ciak, dando risposte anche a clienti con intolleranze di ogni tipo. Su un punto la Cimadamore è irremovibile e lo è stata anche durante l’emergenza pandemica: "Non ho mai fatto, per scelta, le consegne a domicilio perché ritengo che il prodotto di qualità in quel modo è svalutato".
Il tempo di ritirare la targa ricordo dagli amministratori locali e poi per tutto il Ciak è solo tempo di crociera.