Fermo, 19 dicembre 2024 – La prima cosa è la luce, a riempire ogni spazio, e poi l’aria, le possibilità, la bellezza di una costruzione che racconta il futuro. È il nuovo ospedale di Campiglione, l’ospedale della provincia di Fermo e forse anche della regione tutta, in via di completamente la struttura per opera della ditta Carron che ieri ha voluto organizzare un momento di festa per i propri dipendenti, da condividere con il territorio. E infatti sono arrivati tutti, a partire dal presidente della Regione Francesco Acquaroli con l’assessore alle infrastrutture Baldelli, i consiglieri Putzu e Marinangeli, il sindaco Calcinaro, il presidente della Provincia Ortenzi, gli assessori e tutti i tecnici che in questi anni hanno lavorato senza sosta al cantiere. Una storia lunga e travagliata quella del nuovo ospedale, in mezzo c’è stato il Covid e i servizi da riorganizzare, gli spazi da dedicare alle malattie infettive, le sale operatorie da ripensare, la sala per la rianimazione, quella per il parto. E poi tutti gli spazi comuni, belli, sotto vetrate importanti a catturare la luce e il panorama che si vede da qui.
“Una struttura fondamentale, ha sottolineato Acquaroli, soprattutto sicura e poi anche bella. Questo è un investimento che fa la storia, che offre risposte importanti al fermano tutto e che fa il paio con la struttura appena inaugurata ad Amandola, con tutti i cantieri che abbiamo aperto e che stiamo portando avanti celermente e penso anche alla nuova Inrca ad Ancona. Qui ci saranno attrezzature all’avanguardia, siamo orgogliosi di un lavoro che mette al centro soprattutto la sicurezza”. Fermo dunque da Cenerentola delle Marche che diventa protagonista e recupera terreno, lo assicura anche l’assessore alle infrastrutture Simone Baldelli che spiega come l’ospedale di Fermo dovrà essere facilmente raggiungibile da ogni angolo del territorio: “In questa direzione vanno gli ulteriori 50 mila euro per la strada che unisce Porto Sant’Elpidio a Campiglione, altri 80 milioni da Amandola a Servigliano. Questo cantiere si chiuderà, secondo le nostre previsioni, entro il 2025 e avrà tutte le infrastrutture di cui ha bisogno per funzionare a pieno regime”.
Il primo step del sopralluogo è nel luogo più innovativo della struttura, alla base di tutto, dove sono state sistemate soluzioni per il contenimento del rischio sismico, con strutture oscillanti come il terreno. E poi, per i lunghi corridoi, gli spazi panoramici perché anche la bellezza è parte della cura. Un pensiero speciale è andato a Barbara Carron, figlia, sorella, socia dell’impresa veneta, lei che fino a qualche mese fa seguiva per l’azienda il cantiere fermano, scomparsa da pochissimo dopo mesi di malattia. A lei che era molto legata al progetto fermano, sarà dedicata la cappellina dentro il nuovo ospedale, le spese per i regali di Natali sono invece state destinate ad un’associazione che si occupa della presa in carico di malati terminali, proprio nel suo ricordo, come fosse una preghiera per chi verrà a curarsi e a cercare speranza a Fermo.