MARISA COLIBAZZI
Economia

I piani di Della Valle: “Potremmo tornare di nuovo in Borsa. Voglio delegare di più”

Fermo: è stato un anno intenso per il Gruppo Tod’s culminato col delisting. “Ci siamo trovati ad avere necessità di svilupparci molto in fretta e di investire, ma le azioni ci sono servite e ci hanno fatto crescere”

L’industriale calzaturiero di Casette d’Ete (Fermo), Diego Della Valle

L’industriale calzaturiero di Casette d’Ete (Fermo), Diego Della Valle

Fermo, 23 ottobre 2024 – E’ stato un anno intenso, il 2024 per il Gruppo Tod’s: ha lasciato la Borsa, ha aperto al Fondo Catterton (ha il 36% di Tod’s), nominato un nuovo board e un nuovo amministratore delegato, ma l’industriale calzaturiero di Casette d’Ete, Diego Della Valle rivela di guardare ancora con occhio benevolo alla Borsa (24 anni fa, è stato il primo gruppo familiare del mondo della moda a quotarsi) tanto da non escludere un possibile ritorno, quando saranno maturi i tempi su cui sta lavorando per dare continuità e un nuovo futuro a Tod’s: “Adesso abbiamo preferito restarne fuori, ma quando vedremo che l’azienda è pronta – ha dichiarato al Milano Fashion Global Summit - non è detto che non torniamo”. Sul perché del delisting “ci siamo trovati ad avere necessità di svilupparci molto in fretta e di investire molto denaro per lo sviluppo del Gruppo. Vedevamo che il mercato – ha spiegato - non raccoglieva questo nostro messaggio di ottimismo futuro e allora abbiamo preferito uscire dal mercato, lavorare come vogliamo, senza vincoli di trimestrali, semestrali che a volte sono molto impegnativi”.

Di qui la decisione di salutare la Borsa, inseguire e concretizzare nuove strategie aziendali dopodiché, chissà? Ciò non toglie che “abbiamo avuto con la Borsa un rapporto eccellente – ha ribadito - Ci è servita, ci ha fatto crescere, ci ha portato molto denaro”. Il nuovo futuro pensato per l’azienda è in fieri, ma quello di Della Valle? “Il nostro Gruppo è grande, i figli stanno entrando. Con l’arrivo di un amministratore delegato di livello, stiamo costruendo il futuro gestionale di Tod’s che mi piacerebbe guardare – ha descritto con elegante locuzione - alzandomi un po’ di quota ogni anno, senza ovviamente pensare di mollare mai il mio lavoro, ma di allargare la delega alle nuove persone che arrivano e, un domani, se se lo meriteranno, anche ai nostri figli e nipoti”. Capitolo ‘mercati’: nonostante il rallentamento della Cina, Della Valle continua ad avere fiducia “nel più grande mercato del lusso mondiale, che rimarrà tale. Forse, questa non sarà neanche l’ultima volta che vedremo situazioni momentanee di crisi di qualche mercato. Ci devono preoccupare ma non pensare che precludano la crescita e lo sviluppo di quelle aree del mondo. Nel medio periodo, stiamo tutti andando a cercare di aumentare i fatturati in altre parti del mondo”.

E, guardando in casa sua “l’obiettivo è efficientare al meglio l’azienda. Non parlo di stravolgimenti, ma di una routine che dobbiamo considerare particolarmente pressante e ci deve portare a essere più competitivi”. L’obiettivo auspicabile, da qui a un anno: “Vedere mercati un po’ più normalizzati; aver fatto un buon lavoro di razionalizzazione a casa nostra per ricominciare con grinta e vedere cosa succede nei prossimi 7-8 anni”. Punti fermi restano la qualità e il lifestyle e “un lusso che – ha precisato - ha bisogno di tempi meno aggressivi, di essere raccontato con calma e di non essere troppo diffuso perché perde quella desiderabilità che vuole chi consuma certi prodotti”.

Sul rapporto tra Ai (Intelligenza Artificiale) e Ai (Intelligenza Artigianale, conio di mister Tod’s): “L’Ai (artificiale) mi auguro che porti cose meravigliose, mentre l’Ai (artigianale) deve tenere conto dell’individuo. Le due Ai dovrebbero mettersi intorno a un tavolo e fare cose per il futuro dei nostri giovani”. Per il 2024, prevede un finale ‘flat’ “e sarebbe già un buon risultato per tutti”. Il 2025? “Sarà un anno da guardare con attenzione. Se vogliamo pensare a un ritorno di ottimismo sui mercati per il nostro settore, sarà bene gestirlo guardandoci bene in casa, aspettando che alcune zone del mondo ricomincino a funzionare”.