Fermo, 13 novembre 2022 - Serge Brunschwig amministratore delegato di Fendi spiega perché hanno scelto proprio il distretto del Fermano per creare un nuovo polo produttivo. Quello che è stato inaugurato da poco a Molini Girola. "Le Marche – sottolinea – rappresentano l’eccellenza nella produzione di calzature, e Fendi è presente da molto tempo sul territorio nella vicina Porto San Giorgio. Quando abbiamo deciso di ampliare la nostra sede produttiva con un nuov o stabilimento, Fermo ci è sembrato il luogo perfetto per continuare ad investire in questo territorio e supportare il concetto di distretto, sinonimo di tradizione, storia, bellezza e soprattutto Made in Italy" .
L’evoluzione di Fendi sarà sempre più caratterizzata dall’artigianalità d el Made in Italy?
"Investire nel Made in Italy e nell’artigianato di qualità è fondamentale per garantire che tali competenze vengano tramandate di generazione in generazione tra gli artigiani. Per questo, sostenere scuole tecniche e professionali, insieme a realtà locali come piccoli atelier e laboratori è davvero la chiave per garantire la conservazione del nostro savoir-faire, oltre che una grande opportunità professionale per le nuove generazioni. Inoltre, crediamo che il valore più grande risieda nelle persone, e per questo ci impegniamo fortemente a creare ambienti che favoriscano lo sviluppo e contribuiscano a trasmettere il nostro savoir-faire unico, investendo in Italia con la creazione di nuovi stabilimenti per aumentare la produzione interna e valorizzare i principi fondamentali dell’artigianato e l’importanza del fatto a mano".
Quali sono i programmi di sviluppo di Fendi?
"Oltre allo stabilimento di Fermo, siamo molto orgogliosi dell’apertura della nuova Fendi Factory per la pelletteria a Capannuccia in Toscana, vicino Bagno a Ripoli. L’intero progetto della Factory si basa su criteri di sostenibilità, dalla gestione delle acque alla scelta dei materiali, con particolare attenzione alla qualità dell’aria e al benessere acustico. Durante lo sviluppo del progetto, ci siamo posti come obiettivo di creare un ambiente che non ricordasse il classico luogo di lavoro, creando confini sfumati tra spazi interni ed esterni. Per Fendi è importante che i luoghi di lavoro mettano al centro le persone, creando un ambiente di lavoro healthy, a misura d’uomo, illuminato il più possibile da luce naturale, dove gli artigiani possono esprimere al meglio le loro capacità e la loro creatività. Insieme alle aperture dei nostri poli produttivi in Toscana nelle Marche, anche la recente acquisizione del Maglificio Matisse, in Abruzzo, segna un altro passo della nostra Maison verso il suo impegno a sostenere il Made in Italy e la sua filiera".
Quali sviluppi avete in programma invece nelle Marche e in particolare nel Fermano?
"Crediamo molto in questo territorio e nel suo saper fare. L’apertura del nuovo polo a Fermo e la collaborazione con l’istituto Ostilio Ricci sono due progetti molto importanti per la nostra Maison sui quali vogliamo continuare a focalizzarci e ad investire".
Per Fendi la formazione professionale dei giovani è importante? Ci può illustrare i motivi che vi hanno spinto a instaurare un rapporto di collaborazione con l’istituto Ostilio Ricci?
"È fondamentale trasmettere i valori fondamentali del savoir-faire ai giovani e formare una nuova generazione di artigiani, motivo per cui abbiamo deciso di proseguire il progetto ’Adotta Una Scuola’. Fendi ha sempre posto grande attenzione sul concetto di artigianalità, perché riteniamo che questo elemento sia intricato e rappresenti le nostre radici e sia fortemente distintivo nei nostri prodotti e nella nostra Maison. Nel 2021, in collaborazione con Altagamma e con il Ministero dell’Istruzione, abbiamo lanciato il progetto ’Adotta Una Scuola’".
In che cosa consiste?
"È volto a promuovere i mestieri tecnico-professionali. Così abbiamo cominciato sostenendo l’Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato Ostilio Ricci di Fermo, lanciando la ’Fendi shoes Master Class’, e quest’anno abbiamo avviato una seconda collaborazione con l’Istituto Russell-Newton di Scandicci. L’obiettivo è quello di formare una nuova generazione di artigiani specializzati per tramandare i valori dell’artigianato e lavorare con precisione, manualità e creatività. È una grande soddisfazione per noi vedere l’entusiasmo di questi ragazzi, che si mettono in gioco e si dimostrano interessati ad apprendere nuove tecniche, a scoprire la tradizione che caratterizza i nostri prodotti".