Fermo, 1 marzo 2023 - I poliziotti della squadra mobile hanno dato esecuzione ieri alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Fermo nei confronti dell’87enne fermano Giovanni Petrini. L’uomo è accusato dell’omicidio della moglie Giuseppina Traini di 85 anni, uccisa sabato scorso nell’abitazione della frazione di Capodarco di Fermo dove vivevano i due coniugi. L’allarme era scattato intorno alle 21 quando uno dei figli della coppia che nel pomeriggio della tragedia aveva tentato, insieme al fratello, di contattare più volte i genitori con esito negativo e, per tale motivo, si era recato sul posto al fine di accertare cosa fosse successo. Al suo ingresso nell'abitazione la tragica scoperta: la madre senza vita che presentava delle ferite all'addome e alla gola e il padre ferito. Accanto al padre, sul comodino, vi era un coltello intriso di sangue. Gli investigatori della squadra mobile, immediatamente intervenuti sul posto, avevano sequestrato l'arma, un coltello di circa 30 centimetri. La polizia scientifica aveva cristallizzato la situazione e la scena del delitto dopodiché l'immobile era stato sottoposto a sequestro.
Gli immediati accertamenti condotti hanno permesso di rilevare una difficile condizione familiare dovuta alle condizioni di salute della donna e la difficoltà del marito, soprattutto negli ultimi tempi, a gestire la gravosa situazione di accudire la moglie. ln ragione degli elementi emersi l'autorità giudiziaria ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dell'87enne che, nei prossimi giorni, verrà sottoposto, come previsto dalla legge, a interrogatorio di garanzia. Oggi intanto è in corso l'autopsia sulla salma della vittima che dovrà stabilire con certezza le cause del decesso.
Petrini, invece, è ricoverato all'ospedale 'Murri’ della città marchigiana: sabato sera era in stato di incoscienza, con alcune ferite di arma da taglio alle braccia, che potrebbero essere gesti di autolesionismo.