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Yuasa Battery Grottazzolina: Oleg Antonov pronto per la sfida contro Modena

Oleg Antonov si prepara a tornare in campo per la Yuasa Battery Grottazzolina contro Modena, dopo il successo di Monza.

Oleg Antonov ha parlato cuore aperto della sua esperienza a Grottazzolina Sta smaltendo un infortunio ed pronto a riunirsi al gruppo

Oleg Antonov ha parlato cuore aperto della sua esperienza a Grottazzolina Sta smaltendo un infortunio ed pronto a riunirsi al gruppo

Dopo il super evento di lunedì sera con la cena di Natale, la Yuasa Battery Grottazzolina si è proiettata alla sfida di campionato in programma domenica con Modena al PalaSavelli, alle 19. Match che diventa ancora più importante dopo il successo di Monza che ha alimentato le ambizioni del gruppo di coach Ortenzi. Gruppo che nelle ultime settimane ha dovuto fare a meno di Oleg Antonov alle prese con un problema muscolare che sta smaltendo e che è pronto a rimettersi a disposizione del gruppo di coach Ortenzi.

Proprio nei giorni scorsi Oleg ha parlato cuore aperto di questa esperienza a Grottazzolina e in generale della sua esperienza con la pallavolo, partendo dal recente incontro con i ragazzi delle scuole per parlare di sport ed Olimpiadi. "Qui c’è un rapporto speciale, mio padre Jari ci ha giocato quando io ero bambino e ho vissuto qui con lui, per me è stato un ritorno a casa che mi ha reso molto felice. Da piccolo avevo due sogni: giocare le Olimpiadi e il secondo era quello un giorno di giocare a Grottazzolina. Ora sono a posto perché li ho realizzati entrambi".

Si perché Oleg nel 2016 ha partecipato alle Olimpiadi a Rio, vincendo l’azzurro con gli azzurri: "Descrivere cosa si prova a parole è molto difficile. La cosa strana è che quando torni a casa, inizi a capire cosa hai fatto; ti rendi conto che è stato un percorso molto difficile che è arrivato al suo apice. Realizzi solo dopo il valore reale perché da dentro non te ne accorgi, sei concentrato sul campo e sul gioco. Ricordare quei momenti e dialogare con i ragazzi nei giorni scorsi è stato fantastico e ti rendi conto come lo sport ti faccia crescere anche e soprattutto come persona. Partecipare con gli altri atleti olimpici è stato assolutamente un bel momento di condivisione".

Oleg è molto impegnato anche fuori dal campo: "Diciamo che non c’è moltissimo tempo libero. Sono un papà di tre figli, il mio tempo libero lo occupo a fare felicemente il papà. Tutti e tre giocano a pallavolo, li accompagno e mi chiedono spesso qualche dritta. Hanno scelto loro liberamente il volley dopo aver fatto esperienze con tennis e nuoto. La maggior parte della giornata in realtà passa tra allenamenti e compiti, rimane giusto il tempo per andare poi a letto. Le trasferte? In Italia bastano poche ore e arrivi ovunque. Anno scorso ero in Russia, trasferte infinite: si partiva il venerdì sera e si tornava il lunedì. Si pendeva l’aereo sempre, tanti scali e anche fusi orari da superare. Tutta un’altra storia".