La Gioiella Prisma Taranto, al suo quarto anno consecutivo in SuperLega, ha affidato la guida tecnica della squadra a Dante Boninfante e Samuele Papi, vecchia conoscenza grottese in virtù delle tante battaglie disputate a Prata in A3 prima e A2 poi. La dirigenza ionica ha allestito una rosa con l’obiettivo dichiarato di perseguire una permanenza in categoria meno sofferta rispetto alle stagioni pregresse, confermando al centro Aimone Alletti e Filippo Lanza, investito del ruolo di capitano al suo secondo anno a Taranto. Con il libero Marco Rizzo ed i giovani pugliesi Davide Luzzi (secondo libero) Luca Paglialunga (schiacciatore) si è ripartiti poi da tanti nuovi innesti, tra cui l’opposto Fabrizio Gironi (un ritorno il suo) e lo schiacciatore Tim Held da Perugia. Dal Canada figura lo schiacciatore Brodie Hofer, mentre arrivano rispettivamente da Piacenza e Trento i centrali Roamy Alonso e Wout D’Heer. L’esperto tedesco Jan Zimmermann a guidare la regia della squadra, con un secondo giovanissimo come il portoghese Diogo Fevereiro. Il giovane centrale pugliese Cosimo Balestra e l’esperto opposto Andrea Santangelo come vice di Gironi a completare un organico che in casa ha già regalato un exploit battendo nettamente Milano.
La situazione in casa Yuasa Battery. Si parlava di fiducia, in apertura. Ed è quella che la squadra di Ortenzi deve avere in se stessa, anzitutto, con particolare riferimento ai giovani in organico, tutti esordienti in categoria e tutti indiscutibilmente talentuosi. Occorre tenere infatti ben a mente che Tatarov e Cvanciger sono classe 2003, lo stesso Schalk è 2002. A questi ragazzi va concesso tempo per adattarsi ad un campionato di così alto livello, in un Paese che non è il loro. E va anche perdonato un rendimento un po’ altalenante, se non altro in avvio, visto che arrivano da esperienze in campionati meno competitivi. Le assenze di Petkovic e Fedrizzi sono ovviamente pesanti, ma rappresentano anche una imperdibile occasione per questi giovani, che hanno l’opportunità di scalare posizioni nelle gerarchie del coach e mostrare che in estate la società ha fatto bene ad investire su di loro. La prestazione di domenica contro Padova, insomma, fa ben sperare, con l’auspicio che a Taranto la direzione di gara possa essere un po’ più fortunata rispetto a quella di domenica scorsa, in cui l’episodio del videocheck nel tie break grida ancora vendetta, oltre a sfidare le leggi della fisica. Ben otto i precedenti tra le due formazioni, con il bilancio delle vittorie in perfetta parità, mentre è una sola la casella occupata dagli ex di turno, vale a dire Oleg Antonov,