
’Viva Vittoria’ Stop alla violenza sulle donne
di Angelica Malvatani
Una coperta per abbracciare idealmente le donne vittime di violenza, per trovare la strada contro un fenomeno che sembra senza fine. Arriva a Fermo il progetto ’V’iva Vittoria’, l’iniziativa nazionale che prevede la realizzazione di quadrati di maglia ai ferri o all’uncinetto, da unire insieme per fare una coperta, grande abbastanza da coprire la piazza. L’appuntamento è per il 10 marzo 2024, ma la preparazione comincia già adesso, con l’associazione Viva Vittoria che ha trovato il supporto di Conad Adriatico, con i suoi 24 punti vendita nel fermano, del centro sociale San Marco e del comune di Fermo, come spiega l’assessore alla cultura Micol Lanzidei: "Viva Vittoria è un’opera relazionale condivisa, è un progetto per fermare la violenza contro le donne, sensibilizzando attraverso le donne stesse, per arrivare alla libertà, all’autonomia, all’autostima. Già l’idea di fare a maglia indica il processo di creazione e di crescita, cerchiamo persone che facciano a maglia o all’uncinetto quadrati assemblati in pezzi da 4 cuciti insieme da un filo rosso, per ricoprire un luogo importante delle città, nel nostro caso la piazza. Si raccolgono fondi durante le giornate, le coperte si vendono e il ricavato verrà devoluto ad associazioni che si fanno carico di donne vittime di violenza".
La vera forza di questo progetto, nato a Brescia per poi girare in tante piazze, è il percorso di preparazione che mette insieme tantissime persone diverse che intrecciando i fili intrecciano le loro vite. L’assessore ai servizi sociali Mirco Giampieri spiega che si tratta di un progetto che segue iniziative che sono state prese a Fermo, dalla sala rosa del pronto soccorso, alla stanza della caserma dei carabinieri: "Le iniziative sono tante perché le donne hanno paura di denunciare e dunque dobbiamo farle sentire protette e tirare fuori il coraggio di denunciare. Daremo uno spazio anche al mercatino per allargare il più possibile la partecipazione a questa sfida per realizzare il maggior numero possibile di quadrati di maglia".
Claudio Monterubbiano, presidente del centro sociale San Marco, con Azzurra Maria Sorbi ha fortemente voluto il progetto a Fermo, unica città delle Marche, oggi si stanno coinvolgendo la Cavalcata dell’Assunta, le scuole, le associazioni per il ricamo e per la ‘ricamoterapia’: "Il traguardo è quello di fare davvero una grande festa", sottolinea Monterubbiano. Cristina Begni che ha ideato il progetto parla di un evento che si fa una volta sola e mai più: "È un percorso tutto da godere, saranno mesi bellissimi e speriamo che si approfitti dell’esperienza che ci porterà fino a marzo. Ogni quadrato, cinquanta per cinquanta, è un no alla violenza alle donne e ognuno porta la propria firma. La vera bellezza di ’Viva Vittoria’ è quando ci sarà lo spazio per la cucitura delle coperte. È l’io che si unisce agli altri per diventare noi, per poi trovare l’energia che ci sarà. Il filo rosso è lo stesso che gira e unisce tutte le piazze". Immediato l’appoggio delle commissioni pari opportunità regionale, provinciale e comunale e il supporto fondamentale di Conad Adriatico che mette a disposizioni i punti vendita per la raccolta dei quadrati di maglia, come spiegano per Conad Maria Cristina Alfieri e Lucia Grandoni: "Le coperte saranno utilizzate per una raccolta fondi a sostegno dell’Associazione Bet ETS Onlus, Comunità per minori Sant’Anna, On the Road Cooperativa Sociale e Sagrini Onlus. Questa iniziativa al fianco di Viva Vittoria ci consente di contribuire a sensibilizzare su temi estremamente importanti per Conad Adriatico e di sostenere le donne che subiscono violenza e che combattono ogni giorno per il diritto all’eguaglianza e alla libertà".
Il sindaco Calcinaro conclude sottolineando la valenza di un impegno grande che è anche e soprattutto culturale: "Sette anni fa abbiamo voluto nel fermano una casa per donne vittime di violenza e di tratta, una realtà ormai che purtroppo funziona e bene, ci piacerebbe che non fosse necessaria. Iniziative come Viva Vittoria portano semi di speranza e di cambiamento".