FABIO CASTORI
Cronaca

Fermo, villaggio vacanze Verde Mare. Felice Chiesa assolto con formula piena

Dopo tre anni di odissea giudiziaria l’imprenditore turistico può cantare vittoria, il suo villaggio è stato dissequestrato

La manifestazione in piazza dei clienti che chiedevano il dissequestro del Verde Mare

Fermo 5 dicembre 2019 - Innocente. Lui e i suoi avvocati lo avevano sempre gridato al mondo ad alta voce, ma questo non era stato sufficiente ad evitare la sua imputazione, il sequestro e la chiusura del suo villaggio vacanze, il Verde Mare di Marina Palmense. Dopo tre anni di odissea giudiziaria, però, l’imprenditore turistico Felice Chiesa è stato assolto perché il fatto non sussiste e il suo villaggio vacanze dissequestrato.    

L’atto conclusivo del processo si è consumato questa mattina  davanti al giudice del tribunale di Fermo, Mila Bondi Ciutti, che ha decretato senza ombra di dubbio che l’imprenditore, difeso dagli avvocati Savino Piattoni e Francesco De Minicis, non ha commesso alcun reato di lottizzazione abusiva. Il pm Francesca Perlini aveva invece chiesto la condanna di Chiesa e la confisca della struttura.

Grande la soddisfazione dei difensori all’uscita dall’aula. Una soddisfazione, però, mista ad amarezza.

“C’è soddisfazione per una sentenza che auspicavamo – ha commentato l’avvocato Piattoni – ma anche tanta amarezza perché questi tre anni hanno pesato negativamente e tanto su Chiesa e sull’economia del territorio. Questa struttura corrispondeva 600mila euro di stipendi stagionali a tutti i suoi impiegati, che si sono trovati senza lavoro. Per non parlare dell’indotto su tutto il territorio dei 2490 turisti giornalieri. Gente che portava ricchezza al Fermano. Ringraziamo il giudice, non per piaggeria, ma perché ha avuto la forza di garantire un processo equo e giusto, senza condizionamenti”.

L’odissea giudiziaria di Chiesa e della sua struttura turistica, inizia il 24 febbraio 2016, quando all’imprenditore viene notificato dagli uomini della Guardia di Finanza un avviso di garanzia della Procura della Repubblica di Fermo. Il reato contestato è quello di lottizzazione abusiva.

Chiesa è oggetto di un’inchiesta denominata “Happy Village”, legata alla permanenza stabile di 400 roulotte all’interno del camping Verde Mare. Secondo gli inquirenti questo sarebbe l’equivalente di un’edificazione abusiva perseguibile penalmente. Ecco allora che vengono messi i sigilli al centro vacanze, sottoposto ad un decreto di sequestro emesso dal gip del tribunale di Fermo.

Secondo gli investigatori, l’intera superficie su cui si sviluppa il camping Verde Mare di Marina Palmense avrebbe perso le caratteristiche di complesso ricettivo campeggistico, per effetto di una serie di trasformazioni operate nel tempo, che hanno modificato roulotte e caravan in unità inamovibili, divenute casette indipendenti con tanto di veranda e recinzione, e stabilmente ancorate al suolo anche tramite allacci alla rete idrica, elettrica e fognaria.

Secondo i finanzieri le roulotte e caravan, prive di targhe e sistemi di movimento sono collocate su piazzole in cemento pavimentate, nella disponibilità dei proprietari senza soluzione di continuità, durante tutto l’anno.

I legali di Chiesa non ci stanno e presentano un’istanza al tribunale del riesame, che, il 23 marzo 2016, dispone il dissequestro della struttura. C’è subito la contromossa del procuratore, che ricorre in Cassazione. La suprema Corte annulla il dissequestro.