I ragazzi del Veregra Lab hanno dovuto sloggiare dalla sede concessa dal Comune nel 2017, nei piani seminterrati del palazzo comunale, visto l’imminente inizio dei lavori di ristrutturazione dell’edificio "ma ci siamo detti che non avremmo lasciato il centro storico" spiegano. E così è stato: hanno trovato un nuovo spazio, attiguo a Piazza Mazzini "che però necessita di importanti lavori di ristrutturazione". E siccome la buona volontà di questi ragazzi è cosa pregevole, così come il loro entusiasmo, ma non sufficiente hanno pensato di ricorrere al crowfunding, uno strumento utile sia a trovare le risorse, sia a coinvolgere chi vorrà sostenerli con una donazione, anche minima.
Servono 7mila euro per la ristrutturazione, l’arredo, la dotazione audio e video, la bonifica del vicolo e c’è tempo fino al 15 novembre (https://tinyurl.com/crowdfundingveregralab). Il progetto si chiama ‘RiqualifiCare’ dove ‘Care’ sta per ‘prendersi cura’. "La sede si trova nel cuore del centro storico, ha un potenziale immenso, ma necessita di significativi interventi di ristrutturazione. Ad oggi, lo spazio è in condizioni che riflettono lo stato di abbandono del centro storico".
"Noi – spiegano i ragazzi – vorremmo riportarlo a nuova vita e farlo diventare non solo la nostra sede ma un contenitore di diverse forme culturali e artistiche, un dinamico e aperto luogo d’incontro in un centro storico in cui fermarsi, e non scappare" dicono i giovani del Veregra Lab, realtà che nasce nel 2016, come gruppo informale dedito al riciclo creativo di materiali di scarto per creare installazioni e arredi scenografici durante il Veregra Street.
Ma perché sostenere Veregra Lab? "Significa molto più che finanziare la ristrutturazione di un edificio. Significa contribuire alla rigenerazione urbana di Montegranaro, alla promozione della cultura e della creatività, e alla creazione di un luogo inclusivo e accogliente per tutti. E’ un investimento nel futuro della nostra comunità". Nei locali ci sarà "uno spazio espositivo, aperto ad artisti locali e non a disposizione per workshop e lavoratori; per eventi culturali e sociali (concerti, letture, performance teatrali e altro)". L’obiettivo, nel breve periodo è di restaurare e mettere in sicurezza il locale, creare ambienti versatili e accoglienti, dopodiché "coinvolgeremo la comunità e – puntualizzano – ci impegniamo a garantire che il progetto sia autosufficiente e sostenibile a lungo termine".
Marisa Colibazzi