REDAZIONE FERMO

Vacanze per pochi: "Prezzi troppo alti"

Ad influire negativamente il forte aumento dei costi per quanto riguarda i voli e le strutture alberghiere.

Vacanze per pochi: "Prezzi troppo alti"

"Per quanto i prezzi del Natale e Capodanno siano sempre più alti rispetto alle altre stagioni – spiega Bottoni della Leonardo Viaggi – quest’anno gli aumenti sono stati esagerati. Sul calo delle prenotazioni hanno influito più fattori. Tra questi il fatto che nel nostro territorio c’è l’abitudine di prenotare le vacanze di dicembre nel mese di novembre e questo stringe la forbice di possibili vantaggi. Un altro fattore che scoraggia, sono gli aumenti dei costi delle strutture alberghiere (in Italia come all’estero) non rapportati al miglioramento del servizio offerto. Sono poi innegabili le conseguenze della crisi generale che ogni famiglia deve affrontare. Quindi o si rinuncia alla vacanza o si scelgono mete più accessibili. A fronte di questa realtà, è rincuorante che ci siano già molte prenotazioni per il 2024 anche per crociere confermate in primavera, estate e inverno nonostante anch’esse abbiano subito rincari. Altrettanto positivo, il riscontrato aumento per il 2024, della richiesta di vacanze culturali che coniughino relax alla conoscenza di luoghi d’ arte". "Dopo l’estate c’è stata una richiesta imponente di preventivi per le vacanze natalizie, che di fatto non si sono concretizzate a causa della rinuncia dovuta all’aumento dei costi che ha riguardato sia l’Italia che l’estero – dice Andrenacci di Aviorama –. Chi è partito ha scelto destinazioni e servizi congrui al proprio budget personale. Sostanzialmente le famiglie hanno preferito rimanere a casa mentre in vacanza sono andate essenzialmente coppie e single. Sugli aumenti influiscono vari fattori tra cui le spese di viaggio (i voli hanno subito una vera impennata di costi) e quelle gestionali delle strutture di accoglienza. A fronte di queste criticità, sono buone le prenotazioni per il 2024 con conferme fino al prossimo settembre".

"Si sono venduti pacchetti ma non in proporzione alla grande quantità di preventivi richiesti – conferma anche Cardinali di Trioviaggi Sas – perché gli aumenti sono stati generali e molto alti: dal prezzo elevato dei voli, fino al rincaro dei costi accessori come il semplice skipass per la montagna. Se da una parte gli aumenti vertiginosi hanno scoraggiato le partenze natalizie, dall’altra, dopo anni di difficoltà causata dalla pandemia, le agenzie sono tornate ad accogliere tante persone che hanno voglia di ritrovare la bellezza del viaggio e della vacanza seppur con una consapevolezza diversa. In pre pandemia erano infatti normali i viaggi importanti con destinazioni costose. Oggi c’è un orientamento diverso fatto di oculatezza e parsimonia perché viaggiare non è un bene di prima necessità, ma se ne riconosce il valore socio culturale". "Gli aumenti raddoppiati del 50% dal pre pandemia, sia per i voli che per i viaggi in pullman che per l’accoglienza in strutture – dice Coscia di Ibis Viaggi – hanno portato pochi preventivi sui tanti fatti, a prendere forma concreta e alla scelta di destinazioni vicine. Confidiamo nel 2024".

Paola Pieragostini