Dal vicino che aggredisce e minaccia una coppia all’ex marito che perseguita la moglie. Due diversi casi per i quali sono scattati gli ammonimenti del questore. Nel primo, una coppia fermana, nei giorni scorsi, si è recata presso in questura per presentare istanza di ammonimento nei confronti del vicino di casa. I due hanno raccontato delle condotte minacciose e persecutorie dell’uomo che avevano provocato un forte stato di timore per la loro incolumità, nonché un perdurante stato di ansia e paura al punto da modificare le proprie abitudini di vita. Nello specifico la coppia ha spiegato che, oltre alle numerose minacce, il vicino si era anche reso autore di aggressioni nei confronti, costringendo la coppia a ricorrere a cure mediche presso l’ospedale di Fermo. Il marito, aggredito fisicamente, era stato dimesso con una diagnosi di trauma cranico e la moglie, fortemente spaventata per quanto accaduto, era stata dimessa con una prognosi di sette giorni per attacco di panico. Nel secondo caso, invece, una donna, dopo essersi recata in questura, ha sporto querela nei confronti dell’ex marito 50enne. Nello specifico, ha raccontato che l’uomo, in più occasioni, si era reso autore di condotte violente, aggredendola ripetutamente con spintoni, minacce e insulti. Tali comportamenti erano iniziati nel corso dell’anno 2017, aumentando notevolmente nel corso del tempo, tanto che la donna, nel 2022, aveva presentato querela nei confronti dell’ex marito. Tuttavia, le condotte intimidatorie poste in essere dal 50enne erano proseguite e la donna si era ripresentata in questura per integrare la precedente querela, rappresentando un peggioramento delle minacce nei confronti suoi e della figlia. L’ufficio specializzato della divisione anticrimine, previo nulla osta dell’autorità giudiziaria, ha avviato una rapida istruttoria che si è conclusa, per entrambi i casi, con la proposta al questore del provvedimento di ammonimento al fine di interrompere le condotte moleste e aggressive cosicché non degenerino in fatti più gravi.
Le vittime, come previsto dalle linee guida, sono state convocate negli uffici di polizia e informate della presenza di centri antiviolenza presenti sul territorio e di tutte le forme di tutela previste. Gli ammoniti invece, sono stati informati della possibilità di rivolgersi a titolo gratuito ai servizi sociali o a centri specializzati presenti sul territorio, come previsto dal protocollo ’Zeus’, per intraprendere un percorso di recupero e di riabilitazione.
Fabio Castori