Le esperienze che non si dimenticano sono quelle legate al palato, ai sapori e ai profumi della nostra infanzia, ai gesti che rendono unico un piatto e lo scolpiscono nei ricordi. Parte da qui il progetto dell’Associazione cuochi della Provincia di Fermo che si propone di recuperare le ricette tipiche di ogni comune del fermano, per una mappa del gusto che è anche un itinerario turistico. Un viaggio che parte oggi pomeriggio, a Monte Vidon Combatte, in due luoghi straordinari che pure raccontano storie e tradizioni. Dal pomeriggio e fino alla cena si scoprono la Palombara e la Bottaia, due luoghi magnificamente recuperati, spazi che hanno un valore enorme che trasuda di storia, tradizioni, cultura, arte, cucina. "Anche l’Associazione Cuochi della Provincia di Fermo vuole entrare in punta di piedi in questi luoghi "sacri" della cultura, spiega il presidente dell’associazione cuochi, Guido Tassotti, sono spazi già sedi di manifestazioni legate a cibo e cultura e ci è sembrato quanto mai significativo cominciare qui. Abbiamo l’apporto delle aziende del territorio e delle amministrazioni comunali che hanno compreso il valore di un racconto, fatto in punta di forchetta". A sostenere il percorso dei cuochi anche Marca Fermana che ha già dato il via libera per i primi appuntamenti dell’etate 2024 che dopo Monte Vidon Combatte si terranno a Torre di Palme, Servigliano e Petritoli, con un ulteriore evento a Porto San Giorgio del 27 giugno, dedicato al brodetto. Del comitato scientifico che validerà ogni ricetta fanno parte, insieme con lo storico e l’appassionato chef Pazzaglia, il sindaco dei comuni ospitanti, un rappresentante dell’istituto Carlo urbani, un rappresentante di Marca Fermana, Leonardo Seghetti per la parte tecnica delle ricette e Piergiorgio Angelini per quella storica.
"Ogni volta, con il nostro presidente onorario Sandro Pazzaglia e esperti del settore ci proponiamo di recuperare le ricette della tradizione che saranno l’occasione per i fermani e per i turisti per scoprire la nostra identità, per far capire da dove veniamo. Siamo più che mai convinti che non si possa conoscere a fondo un luogo che se non si sa che lì la domenica le nonne preparavano il brodetto come si deve o tagliavano a mano i maccheroncini, nel caso di Monte Vidon Combatte scopriremo come si facevano le ‘ove in trippa’ e le quaglie alla brace". Accanto agli chef Pazzaglia e Tassotti ci sarà Nadia Pieroni, in un percorso esperienziale che sarà difficile dimenticare. Partner della manifestazione ‘La pasta di Aldo’ e il salumificio Passamonti, a firmare una serata che si lega profondamente al territorio. I partecipanti potranno anche scoprire i gesti del passato attraverso un percorso fotografico e un racconto che parte da lontano, per arrivare ad un marchio di qualità che sarà un riferimento per chi vorrà scoprire l’identità vera di Fermo e del suo territorio.