Un progetto visionario: "Ecco il collegamento tra costa e montagna"

Ha preso il via lo studio di pre fattibilità della metrotranvia da realizzare sull’antica ferrovia che una volta univa Amandola a Porto San Giorgio.

Un progetto visionario: "Ecco il collegamento  tra  costa e  montagna"

Nella sede della Provincia presentato. lo studio di pre fattibilità della metrotranvia

Un sogno che è in realtà un progetto visionario che parla di futuro e di transizione ecologica. Ha preso il via lo studio di pre fattibilità della metrotranvia da realizzare sull’antica ferrovia che univa Amandola a Porto San Giorgio, da anni ormai un comitato fatto di ambientalisti, ricercatori, appassionati del territorio, con il supporto di 26 comuni e di tanti cittadini appassionati di mobilità dolce chiede che si rimetta mano a quel tracciato per costruire un reale collegamento con l’entroterra. Il primo passo è uno studio appunto che chiarisca costi e benefici, la Regione Marche ci ha messo 25 mila euro, grazie all’intervento dei consiglieri Marinangeli e Putzu, la Provincia di Fermo 5 mila euro, 8 mila euro li ha messi la Fondazione Carifermo e l’Università Politecnica delle Marche, con il coordinamento del professor Mondaini, ha avviato lo studio che si concluderà entro la fine dell’anno: "Fondamentale uno studio di questo tipo, sottolinea il presidente della Provincia Ortenzi, insieme al tavolo per la competitività e lo sviluppo del fermano abbiamo capito che si tratterebbe di un’opera strategica per la valorizzazione del territorio e dunque si procede". Il consigliere regionale Marinangeli sottolinea: "Siamo all’inizio concreto di un percorso che non è un’idea romantica ma una prospettiva importante per un tratto di circa 57 chilometri che vede ancora oggi ben 13 fermate, alcune ben recuperate. Servono collegamenti così per avere un impatto ambientale zero e per favorire il turismo e la vita dei nostri borghi". Elvezio Serena porta le idee del comitato: "Questa è solo una tappa di passaggio ma noi ci crediamo e con noi tanti comuni e tanti cittadini. Non è un sogno ma una realtà che servirà a ricucire l’entroterra con la costa, diventando la spina dorsale di tre province. Viviamo in un paradiso e spesso non ce ne accorgiamo, la sviluppo e la transizione ecologica passano per collegamenti possibili e sostenibili che non ci costringano sempre a prendere la macchina". Ci crede anche Giorgio Girotti Pucci, presidente della Fondazione Carifermo, che ribadisce la soddisfazione di sostenere un’idea di futuro, colta dalla Regione come una visione lungimirante.

L’università Politecnica delle Marche ha già messo in piedi lo studio: "La prima cosa da fare per noi è comprendere e analizzare il territorio e poi scoprire cosa, in Italia e nel mondo, è stato fatto di simile per capirne le reali potenzialità. La metrotranvia più simile a quella che si vuole realizzare qui è a Bergamo ed è costata qualcosa come 20 milioni di euro al chilometro. Sappiamo che è un progetto complicato e che serviranno tante risorse ma a noi piacciono le sfide e le idee visionarie, per un’operazione che potrà valorizzare la nostra terra. Siamo a disposizione per capire come aiutare non solo il fermano ma le Marche tutte", spiega il docente Mondaini che raccomanda ai comuni di partecipare allo studio, rispondendo al questionario che è stato inviato nell’ambito della ricerca. Presenti all’incontro e molto interessati al progetto i sindaci di Servigliano, Falerone, Grottazzolina, Fermo, per un abbraccio che potrà unire, di aria pulita, il fermano tutto.

Angelica Malvatani