REDAZIONE FERMO

Un progetto per il restauro della chiesa di San Filippo e Giacomo

Montegranaro, i soci dell’associazione Arkeo si sono attivati per raccogliere fondi

Ci sono associazioni culturali e di volontariato che si mettono in testa di portare avanti progetti di recupero del patrimonio storico e artistico cittadino, magari anche in collaborazione con altri sodalizi nati per le medesime finalità e, anche se ci mettono del tempo, alla fine vedono i risultati del loro impegno. E’ il caso di Arkeo e di un progetto che riguarda la chiesa dei SS Filippo e Giacomo, in particolare il restauro delle pareti, comprese quelle della parte absidale che, con i fondi disponibili, non rientravano nell’intervento di ristrutturazione della prioria. Luca Craia e gli altri soci di Arkeo, si sono attivati, facendo redigere tre progetti di restauro per il recupero delle tempere murarie e dei decori del Presbiterio, e due legati alla pala dell’altare maggiore, attribuita a Nicola Monti. Un primo progetto è stato presentato alla Fondazione Carifermo che, di recente, ha approvato un finanziamento che non copre il costo del lavoro di recupero. Per la somma residua, Arkeo ha bussato cassa alla Regione Marche e all’assessorato alla cultura: "Stiamo attendendo la risposta che dovrebbe essere favorevole". Procede di buona lena e con ottime prospettive di successo, anche il progetto relativo alla pala del Monti, per la quale Arkeo aveva interpellato l’Inner Wheel di Fermo, attraverso una montegranarese doc che ne fa parte e che si è innamorata della proposta, sottoponendola al direttivo che, a quanto riferiscono dall’associazione, è interessata a devolvere soldi raccolti con altre iniziative a questa finalità. "Ci vorrà un altro po’ di tempo, ma anche qui dovremmo riuscire a reperire quanto serve per recuperare uno dei dipinti più belli e preziosi presenti in città", conclude Arkeo, con grandi e pazienti aspettative sul mecenatismo dei montegranaresi.

Marisa Colibazzi