REDAZIONE FERMO

Un nuovo laser per l’unità di Urologia

Il macchinario di ultima generazione consegnato al Murri: in un anno i ricoveri aumentati del 9 per cento

Un nuovo laser per l’unità di Urologia

Si arricchisce di una nuova strumentazione di ultima generazione l’Unità operativa di urologia all’ospedale Murri di Fermo, diretta dal dottor Mahmoud Yehia. È stato acquistato infatti un nuovo laser al tulio ibrido da 150W, con caratteristiche tecniche uniche sul mercato, che ne consentono l’utilizzo per il trattamento sia dei calcoli urinari, sia per la prostata. È previsto che circa 600 dei 1200 interventi annui effettuati dal reparto potrebbero essere eseguiti con questo strumento. "La tecnologia fa continui progressi utili all’applicazione medica, con studi sempre nuovi che dimostrano un crescente utilizzo nei centri più all’avanguardia, spiega il commissario Roberto Grinta, L’impegno dell’Azienda sanitaria territoriale di Fermo nell’aggiornare gli strumenti, insieme alla dedizione del personale medico ed infermieristico nell’apprendere nuove tecniche, sono finalizzati a garantire al paziente il trattamento più indicato e più moderno". Per quanto riguarda i calcoli, l’utilizzo del laser è possibile in ogni distretto (rene, uretere e vescica), con un’efficacia eccezionale nella polverizzazione, riducendo i tempi dell’intervento e dell’anestesia. Ottima l’efficacia anche per il trattamento dell’ipertrofia prostatica: intervenire con il nuovo laser può gradualmente sostituire tutte le tecniche precedenti, garantendo un recupero più veloce, riducendo i giorni di catetere, il dolore postoperatorio e il sanguinamento, aspetto quest’ultimo di particolare rilievo nei pazienti in terapia antiaggregante ed anticoagulante. L’acquisto del nuovo laser pone l’UOC di urologia di Fermo all’avanguardia a livello nazionale ed europeo; va ad aggiungersi alla recente introduzione di un nuovo sistema ecografico fusion-RMN per le biopsie prostatiche, utilizzato nella diagnosi dei tumori alla prostata.

Grandi i risultati per il reparto di urologia nel 2022 rispetto al 2021, i ricoveri sono aumentati del 9 per cento, circa la metà degli ingressi arriva da fuori territorio, dunque fortissima la mobilità attiva. La degenza media dei ricoveri è di 4 giorni, sono aumentati del 17 per cento i ricoveri ad alta complessita’, del 16 per cento dei casi ad alta complessità trattati rispetto alla regione Marche. Anche l’attività ambulatoriale è aumentata del 15 per cento.