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Un incendio all’ex Fim. Continua il rischio roghi

L’obiettivo resta quello di "rafforzare l’efficacia riguardo le criticità". Il sindaco Ciarpella ha deciso di allungare le misure previste per altri 30 giorni.

Un incendio all’ex Fim. Continua il rischio roghi

Erano circa le 6, ieri mattina, quando si è verificato un principio di incendio di sterpaglie a ridosso dell’area ex Fim. Un episodio di modeste dimensioni, presto rientrato grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Senonché, qualche passante che si è fermato a curiosare, è rimasto sorpreso nel vedere emergere dalle sterpaglie, un giovane di colore, semisvestito, scalzo, spaventato e preoccupato anche perché aveva lasciato il telefonino sul giaciglio improvvisato che si sarà ricavato per passare la notte sotto le piante adiacenti l’ex Fim. E non è neanche da escludere che non fosse il solo a bivaccare da quelle parti. Non è ben chiaro cosa abbia provocato il principio di incendio, se qualcuno abbia pensato di bruciare delle sterpaglie inconsapevole del fatto che ci potesse essere qualcuno che aveva scelto proprio quel posto per dormire non avendo alternative. Non è il primo caso, né l’unico, a quanto si racconta in città, di ragazzi che, incuranti delle minime condizioni di sicurezza, di igiene, dormono al mare, o in pineta oppure, come è accaduto ieri, approfittando di un luogo semiabbandonato vicino all’ex Fim, oppure ancora, come continuano a riferire le cronache, occupando abusivamente case disabitate, quando non abbandonate. E così puntuale, torna il discorso della sicurezza e dei provvedimenti da adottare per arginare il ripetersi di questi episodi. Un’attenzione che resta alta anche sulla scorta di liti, soprattutto tra extracomunitari (peraltro conosciuti dalle forze dell’ordine visti i reiterati casi di questi tipo), che degenerano in rissa, venendo alle mani, incuranti della folla, e dandosele di santa ragione. Il sindaco Massimiliano Ciarpella, allo scadere del mese di validità dell’ordinanza del 5 giugno ha reiterato il provvedimento per altri 30 giorni per "rafforzare l’efficacia riguardo le criticità, stante anche il nulla osta della Prefettura". In questa porzione di piazza insistono pubblici esercizi aperti fino a tardi, che diventano luoghi di ritrovo per soggetti dediti ad attività criminose, anche con gravi episodi di violenza sfociati spesso in risse e pestaggi, soprattutto di notte. Locali che, fino al 5 agosto, dovranno chiudere, tutti i giorni, da mezzanotte alle 5,30; l’arresto da tre mesi o ammenda fino a 206 euro.

Marisa Colibazzi