Sono stati trasferiti ieri grazie alla collaborazione di vari enti e associazioni, i 18 pazienti della Rsa nel nuovo ospedale Beato Antonio di Amandola. Nel 2018 l’Amministrazione guidata dal sindaco Adolfo Marinageli, decise di convertire l’ex scuola elementare di Amandola per ospitare i 18 pazienti della Rsa, ciò per sopperire alla mancanza di spazi visto che il vecchio ospedale Vittorio Emanuele II era stato dichiarato inagibile. Ieri con il supporto del personale dell’Ast di Fermo, i volontari del servizio ambulanza della Croce Azzurra di Santa Vittoria in Matenano, Misericordia di Montegiorgio e pucclica assistenza di Monte San Pietrangeli, polizia, carabinieri e polizia municipale, i 18 pazienti sono stati trasferiti nel nuovo ospedale dei Sibillini a Pian di Contro, in quella che sarà la sede definitiva della Rsa. "E’ stata una operazione condotta con estrema rapidità e funzionalità grazie all’impegno di tutti – commenta Adolfo Marinangeli –. Guardando indietro è inevitabile pensare alle difficoltà affrontate, ma oggi c’è solo la grande soddisfazione e soprattutto la consapevolezza che un altro tassello importante dei servizi che saranno attivi nel nuovo ospedale è stato avviato". Oltre al nuovo c’è anche una lucida valutazione su come poter riutilizzare lo stabile dell’ex scuola elementare, un complesso di tre piani nel centro di Amandola che potrebbe svolgere varie funzioni strategiche. "In realtà ci sono delle idee su come riutilizzare l’ex scuola elementare – conclude Marinangeli – anche se al momento nessuna è più accreditata dell’altra. Visto che l’edificio è stato attrezzato per svolgere una funzione, potrebbe essere convertito in una residenza protetta; oppure si potrebbe cambiare genere allestendo una sorta di ostello per incentivare il turismo giovanili e manifestazioni rivolte ai giovani".
Alessio Carassai