REDAZIONE FERMO

Teima in silenzio davanti al giudice. E resta in carcere

Il 21enne fermano accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio. La misura cautelare in carcere è stata confermata.

Teima in silenzio davanti al giudice. E resta in carcere

Il 21enne fermano accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio. La misura cautelare in carcere è stata confermata.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Sohaib Teima, il 21enne fermano di origini marocchine accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata, la 22enne francese Auriane Laisne, il cui cadavere era stato trovato nell’aprile scorso in una chiesetta abbandonata nei boschi di La Salle, in Val d’Aosta. Si è svolto ieri mattina alle 10 nel carcere di Torino, davanti al gip del tribunale di Aosta, l’interrogatorio del ragazzo difeso dagli avvocati Lucia Lupi e Igor Giostra. Interrogatorio che si sarebbe dovuto tenere l’altro ieri in remoto attraverso un video collegamento, ma che è stato rinviato a ieri per la mancanza in carcere del dispositivo ammesso dalla legge. Come detto, Teima si è avvalso della facoltà di non rispondere e gip, che ha presieduto anche l’udienza di convalida dell’arresto, ha confermato la misura cautelare in carcere per quello che al momento è l’unico indiziato del delitto. Teima, dopo la condanna in Appello per i maltrattamenti nei confronti della ex fidanzata e dopo aver scontato la pena in Francia, era stato estradato in Italia lunedì scorso, come richiesto dalla Procura della Repubblica di Aosta che coordina le indagini sul delitto. Il 21enne fermano era stato trasferito nel carcere ’Lorusso e Cutugno’ di Torino, in attesa dell’interrogatorio di garanzia e dell’udienza di convalida della misura cautelare. Teima si trova in carcere dall’aprile scorso, cioè da quando il cadavere della 22enne francese era stato rinvenuto nella chiesetta abbandonata nei boschi di La Salle con due ferite da arma da taglio. Tempo 24 ore e la gendarmerie francese, su richiesta della Procura di Aosta, aveva arrestato a Lione il 21enne nato a Fermo da padre egiziano e madre marocchina. Il ragazzo, che ha tre cittadinanze, italiana, egiziana e marocchina, da un anno e mezzo viveva in Francia e studiava all’università di Grenoble.

Fabio Castori