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"Tariffe, lievi aumenti inevitabili"

L’assessore Traini spiega: "Si tratta di adeguamenti Istat nell’ordine di qualche euro se non anche centesimi"

L’assessore al bilancio Marco Traini

L’assessore al bilancio Marco Traini

"Abbiamo approvato in giunta la rimodulazione delle tariffe per i servizi a domanda individuale, adottando piccoli aggiustamenti che tengono conto dei soli adeguamenti Istat. Si tratta di lievi incrementi, nell’ordine di qualche euro, in qualche caso di pochi centesimi" specifica l’assessore al bilancio Marco Traini a proposito delle recenti deliberazioni relative ai costi che dovranno sostenere gli utenti nel corso del 2025 per asili nido, mensa, trasporti e propedeutiche alla approvazione del bilancio di previsione.

"Per gli asili nido abbiamo proceduto a riorganizzare le fasce in modo coerente con quelle previste dall’Inps per il relativo bonus. In particolare – spiega ancora Traini - avremo tre scaglioni, rispetto ai 5 che erano previsti in precedenza: per nuclei con Isee fino a 25.000 euro, da 25 a 40.000 ed oltre i 40.000 euro. L’incremento rispetto agli anni precedenti non graverà comunque sulle famiglie, perché la tariffa applicata corrisponde al bonus che verrà erogato dall’Inps".

Gli amministratori hanno ritenuto di dover procedere a un adeguamento delle tariffe "per compensare, seppur parzialmente, il notevole incremento del costo dei servizi registrato in questi anni, tenendo conto che l’adeguamento tariffario per gli asili nido, per le fasce con redditi più bassi, è totalmente compensata con il bonus asili nido" si legge nel deliberato.

Da gennaio, per la frequenza a tempo pieno del nido, i nuclei con Isee fino a 25mila euro pagano 272 euro (260 euro per chi frequenta a tempo parziale); per Isee da 40mila euro in su, la retta è di 310 euro (290 per il tempo parziale) mentre per Isee tra 25mila e 40mila, vanno effettuati specifici conteggi, sia per il tempo pieno che per il parziale. Restano invariate, invece, le tariffe per particolari categorie di utenti.

Per la mensa scolastica, da settembre 2025, il buono pasto per il primo figlio passa da 4,10 a 4,20 euro; per il secondo da 2,05 a 2,10 euro, resta l’esenzione dal terzo figlio in poi. Per il trasporto scolastico, da settembre 2025, per il primo figlio si passa da 184 a 186 mensili, per il secondo da 92 a 93 euro, esenzione dal terzo in poi.

Per quanto riguarda l’Imu, viene confermata la stima del gettito Imu prevista nel pluriennale 2025-27, pari a 5,2 milioni euro. Invariata la tassa di soggiorno (1 euro a persona al giorno, dal 1 giugno al 15 settembre) il cui introito stimato è di 185mila euro.

Marisa Colibazzi