Porto San Giorgio (Fermo), 18 novembre 2024 - Una storia di violenza e totale mancanza di educazione al rispetto degli altri quella che si è consumata a Lido di Fermo e che ha visto protagonisti un 15enne di Porto San Giorgio e altre tre ragazzine, tra cui la vittima che è stata oggetto di una spedizione punitiva per aver lasciato il suo fidanzatino.
Ma andiamo per ordine. Nei giorni scorsi i carabinieri di Porto San Giorgio hanno denunciato in stato di libertà due minorenni un 15enne e una 14enne, ritenuti responsabili dei reati di istigazione a commettere un delitto, concorso in rapina impropria e lesioni personali.
L’episodio, avvenuto recentemente sul lungomare di Lido di Fermo, ha acceso i riflettori su un fenomeno preoccupante e purtroppo sempre più diffuso tra i giovani: la violenza tra minorenni, che non solo colpisce le vittime, ma crea un clima di insicurezza nella comunità.
Per i fatti è stata inoltre segnalata una terza minore, non imputabile in quanto 13enne. La grave vicenda è emersa grazie alla denuncia presentata da una 14enne di Porto San Giorgio, assistita dai propri genitori. Le indagini, condotte con estremo tatto e grande professionalità dai carabinieri, sono state supportate da un’attenta analisi delle immagini di videosorveglianza e di numerose testimonianze, oltre a un positivo riconoscimento fotografico.
È emerso così che, dopo la fine di una relazione con la 14enne sangiorgese, il fidanzatino ha ingaggiato alcune coetanee per aggredire la sua ex. Il fatto risale al giugno scorso quando, sul lungomare di Lido di Fermo, la ragazzina era stata aggredita fisicamente: una delle minorenni l’aveva schiaffeggiata, mentre l’altra l’aveva trattenuta per impedirle di difendersi, sottraendole infine il telefono cellulare, ritrovato poco dopo. L’immediato intervento dei carabinieri e un’articolata attività investigativa hanno consentito di identificare gli aggressori della 14enne, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.
Questo episodio solleva interrogativi sulla violenza tra minori. La Procura dei minori, in collaborazione con l’Arma e le forze di polizia, sta intensificando infatti gli sforzi per contrastare tali fenomeni che mettono a rischio il benessere dei giovani. Le istituzioni locali esprimono vicinanza alle famiglie e alle vittime, esortando tutti a rivolgersi sempre alle autorità in caso di violenza o intimidazione. È fondamentale sensibilizzare tutta l’opinione pubblica su questo problema, sottolineando il ruolo cruciale delle istituzioni nella protezione dei minori e nel contrasto alla violenza.