Spaccio di cocaina, eroina e hashish. Clan della droga davanti al giudice

Sarebbero dodici i componenti di un’organizzazione di matrice albanese che secondo gli investigatori muoveva chili di stupefacenti in tutto il Fermano: adesso dovranno presentarsi al gup del tribunale.

Spaccio di cocaina, eroina e hashish. Clan della droga davanti al giudice

Spaccio di cocaina, eroina e hashish. Clan della droga davanti al giudice

Sarebbero i componenti di un’organizzazione di matrice albanese dedita allo spaccio che, secondo gli investigatori, muoveva chili di cocaina, eroina, hashish e marijuana in tutto il Fermano. Per questo motivo in dodici, 10 albanesi residenti in Italia, un tunisino e un italiano, dovranno comparire davanti al gup del tribunale di Fermo per l’udienza preliminare del procedimento collegato alla loro presunta attività illecita. Questi i nomi delle persone chiamate a rispondere a vario titolo di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e riciclaggio di denaro: Bledi Rreshka 38 anni, residente a Porto Sant’Elpidio; Ledjan Plaha, 36 anni, residente a Genova; Klodjana Mema, 41 anni, residente a Genova; Lito Erjon, 44 anni, residente a Sarnano; Minushe Bardhaj, 34 anni, residente a Porto Sant’Elpidio; i gemelli Klaudjo e Xhemal Kurti, 29 anni, residenti a Perugia; Xhemali Domi, 59 anni, residente a Fabriano; Rigels Sinani, 39 anni, residente a Porto Sant’Elpidio; Eglantina Hoxhaj, 42 anni, residente a Porto Sant’Elpidio; Michele Tosi, 31 anni di Montecassiano di Macerata; Mohammed Belghazli, tunisino di 31 anni residente a Porto Sant’Elpidio. L’operazione era stata messa dalla Guardia di Finanza di Fermo nel febbraio scorso e aveva permesso di sequestrare più di 16 chili di stupefacenti per il valore di 400mila euro. Quando i militari delle Fiamme Gialle, coadiuvati dalle unità cinofile del Gruppo di Fermo e dal "cash-dog" della Compagnia pronto impiego di Ancona, avevano fatto scattare il blitz nell’abitazione del 38enne Rreshka, considerato il capo dell’organizzazione, avevano rinvenuto 53mila euro in banconote provento dello spaccio di sostanze stupefacenti. I militari in azione avevano provveduto anche a sequestrare due vetture di grossa cilindrata nella disponibilità dell’uomo, un furgone, 6 telefoni cellulari e varia documentazione poi sottoposta al vaglio degli inquirenti. Nella circostanza, oltre al supporto delle unità cinofile antidroga del Gruppo di Fermo, si era rivelato determinante l’impiego dell’unità cinofila antivaluta, "cash-dog", un cane di razza pastore tedesco che, a seguito di addestramento specifico, è in grado di riconoscere l’odore delle banconote. L’intervento messo a segno dalla Guardia di Finanza si era inserito inserisce nell’ambito di un filone investigativo che nei mesi precedenti aveva consentito cospicui sequestri di sostanze stupefacenti: 2,2 chili di eroina, oltre 2 chili di cocaina, 5,8 chili di hashish e 6,7 chili di marijuana. Avrebbe fruttato illeciti guadagni per oltre 400.000 euro. Qualche mese dopo alla madre 70enne di Rreshka era stato sequestrato il conto corrente postale e il denaro contenuto, perché secondo gli inquirenti, d’accordo con il figlio, sarebbe stato utilizzato per riciclare i soldi provento del traffico di droga.

Fabio Castori