E’ rientrato ieri in Italia Sohaib Teima, il 21enne fermano di origini marocchine accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata, la 22enne francese Auriane Laisne, il cui cadavere era stato trovato nell’aprile scorso in una chiesetta abbandonata nei boschi di La Salle, in Val d’Aosta. Teima, dopo la conferma della condanna in Appello per i maltrattamenti nei confronti della ragazza e dopo aver scontato la pena in Francia, è stato estradato ieri mattina come richiesto dalla Procura della Repubblica di Aosta che coordina le indagini sul delitto. Il 21enne fermano si trova ora recluso nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, in attesa della convalida della misura cautelare. "Ho appreso la notizia dalla madre – ha commentato l’avvocato Lucia Lupi, che difende il ragazzo insieme al collega Igor Giostra – e nessuno si è degnato di avvisarci. Preferisco non commentare questo atteggiamento. Ora attendiamo che si svolga l’udienza di convalida della misura cautelare in carcere. La Procura della Repubblica di Aosta ha 48 ore di tempo per formalizzare la richiesta. Noi dal canto nostro chiederemo i domiciliari con l’ausilio del braccialetto elettronico". La madre Atika, era pronta per partire e andare a trovare il figlio in carcere in Francia quando, nella primissima mattinata di ieri, è stata contattata dal ragazzo che le diceva di non andare perché lo stavano trasferendo, ma non sapeva dove. "Dopo la telefonata di mio figlio non sono più partita – spiega la madre – e alcune ore più tardi ho ricevuto una nuova chiamata da Sohaib che mi diceva di essere stato trasferito nel carcere italiano di Torino. Mi auguro che sia il primo passo per fare finalmente chiarezza su quanto accaduto e che si possa provare la sua estraneità all’omicidio. Una madre le sente certe cose e sono convinta che mio figlio non può aver fatto del male ad Auriane". Teima si trova in carcere dall’aprile scorso, cioè da quando il cadavere della 22enne francese era stato rinvenuto nella chiesetta abbandonata nei boschi di La Salle con due ferite da arma da taglio. Tempo 24 ore e la gendarmerie francese, su richiesta della Procura della Repubblica di Aosta, aveva arrestato a Lione il 21enne nato a Fermo da padre egiziano e madre marocchina. Il ragazzo, che ha tre cittadinanze, italiana, egiziana e marocchina, da un anno e mezzo viveva in Francia per studiare odontoiatria all’università di Grenoble.
Fabio Castori