SILVIO SEBASTIANI
Cronaca

Società Marina, ora il Comune punta alla svolta

Dopo la sentenza favorevole del Consiglio di Stato l’Amministrazione ripercorre le tappe della vicenda.

Una veduta aerea del porto

Una veduta aerea del porto

Il sindaco Valerio Vesprini, il suo vice Fabio Senzacqua e la segretaria comunale Maria Stella sono i maggiori protagonisti dello scacco matto dato alla società Marina, gestore del porto turistico, scacco matto nel senso che il Consiglio di stato ha riconosciuto piena legittimità al decreto con cui il Comune ha dichiarato la decadenza della concessione demaniale marittima in capo alla stessa società perché morosa di oltre 970.000 euro per canoni non versati. Pertanto la società Marina dovrà fare le valigie. A seguire le varie fasi del provvedimento di decadenza i tre rappresentanti di cui sopra i quali, ieri, hanno tenuto una conferenza stampa per far conoscere la vicenda dell’infrastruttura portuale prima e dopo la sentenza del consiglio di Stato. Una conferenza stampa dai toni soft, non trionfalistici, in cui hanno dato molto spazio al tanto lavoro svolto e alla correttezza dello stesso nonché delle finalità perseguite nell’esclusivo interesse della città. Una conferenza che però fa capire l’intento dell’amministrazione a dare una svolta nella gestione della struttura portuale che è un bene pubblico e in tale veste va considerato e conservato Il racconto del sindaco Valerio Vesprini parte dai primi contatti con la proprietà del Marina, che manifestava dubbi sull’approvazione del piano del porto.

Da lì è emersa una situazione complessa, caratterizzata da debiti pregressi e dalla mancanza della polizza fideiussoria, elementi che hanno reso inevitabile la revoca della concessione. L’assessore Fabio Senzacqua ha posto l’accento sulla complessità del lavoro svolto, che ha richiesto un impegno costante e la capacità di agire con determinazione, senza lasciarsi coinvolgere in inutili polemiche. Un aspetto significativo per lui riguarda la polizza fideiussoria con la compagnia assicurativa Euroinz che ha sollevato dubbi sulla condotta del Marina, denunciando la mancata costituzione del deposito cauzionale promesso dalla stessa di 350.000 euro. Il segretario comunale, Maria Stella, ha poi illustrato i dettagli tecnici della vicenda, evidenziando come la sentenza del Consiglio di Stato abbia sancito la correttezza dell’operato del Comune. In particolare, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal Marina, confermando la legittimità del provvedimento di decadenza basato sul mancato pagamento dei canoni e sulla mancata presentazione della polizza. La sentenza ha inoltre avallato il calcolo del debito effettuato dal Comune, ritenendolo corretto e non contestato in tempo utile.

Silvio Sebastiani