Chiude otto anni di storia, di battaglie, di impegno il presidente della Cna della Provincia di Fermo Paolo Silenzi, al suo posto Emiliano Tomassini, dal 2017 presidente della Fita Cna territoriale. Ieri il passaggio del testimone, nel corso di una assemblea densa di emozioni e di spunti di riflessione. Silenzi lascia un’associazione tra le più grandi del territorio, con 1677 associati, tra imprenditori e professionisti, e 1162 pensionati e cittadini: "Possiamo dirlo a gran voce, la Cna ha dato prova di essere al fianco delle imprese, in tutti i modi consentiti, in questo tempo di grande difficoltà. Oggi la nuova sfida è fare in modo che l’economia riprenda con ritmo e slancio e che in poco tempo si possa tornare ad una crescita costante nei prossimi anni, anche immaginando di poter aggregare le varie Cna in un’unica Cna delle Marche, per fare massa critica, una sfida che è ormai un’urgenza". La giornata si è aperta con i saluti del sindaco, Paolo Calcinaro, del vice prefetto Alessandra De Notaristefani, dei parlamentari Lucentini e Verducci, della presidente della Provincia Moira Canigola, a testimoniare di un territorio unito, capace di guardare avanti. Il direttore generale della Carifermo, Ermanno Traini, ha sottolineato la necessità di fare squadra per garantire le risorse necessarie alla ripartenza: "Stiamo investendo risorse importanti. Tra i vari decreti sono arrivati 600milioni di euro in un anno, la cassa ha erogato 240 milioni, ci sono state moratorie per 312 milioni di euro. Gran parte delle moratorie sono state riattivate, solo un terzo è fermo, e questo è un segnale positivo. Insomma, le risorse ci sono. Non chiediamo solo allungamenti, ma investiamo in tecnologia, formazione e internazionalizzazione. Noi ci siamo". Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche, ricorda i tanti progetti portati avanti nel territorio: "Il modello è quello proposto dalla provincia di Fermo, con la presidente Canigola che ha saputo unire un territorio finora troppo slegato e poco reattivo". Il direttore della Cna, Alessandro Migliore, non ha nascosto l’emozione di un tempo difficile affrontato tutti insieme: "E’ un tempo in cui sono a rischio posti di lavoro, almeno 2 mila lavoratori nel nostro territorio sono in difficoltà. È arrivato il momento che la questione calzaturiera diventi una questione nazionale, per avere risorse e sostegno sufficienti per permettere una pari competitività al nostro territorio e alle aziende del distretto. Le imprese hanno voglia di ripresa ma occorrono le condizioni necessarie, su tutte la riduzione del costo del lavoro, un abbassamento del cuneo fiscale e l’estensione nelle nostre zone delle agevolazioni accordate al sud". Il neo presidente Tomassini pone la questione fondamentale del nostro tempo: "Premessa di ogni aspettativa di progresso territoriale è un piano strategico di lavori e di ammodernamento della rete infrastrutturale. Oggi siamo all’opposto dello sviluppo, con la situazione in A14 e la mancanza di collegamenti con l’interno. Ve lo dico da autotrasportatore, servono infrastrutture materiali e immateriali. Dobbiamo lavorare per garantire occasioni ai giovani, alle donne, in un quadro che punti sul digitale. E ancora, il sistema Cna è pronto, bisogna proseguire col progetto di aggregazione che ci vedrà impegnati nella realizzazione di Cna Marche, strumento adeguato per le nuove sfide".
Angelica Malvatani