SILVIO SEBASTIANI
Cronaca

"Sistematica fuoriuscita di personale dal Comune"

Il gruppo consiliare dei Dem mette sotto accusa l’amministrazione dopo l’addio di Popolizio, in precedenza quelli di Postacchini e Sacchi

Il gruppo consiliare del Partito. Democratico

Il gruppo consiliare del Partito. Democratico

"Si continua a favorire l’esodo senza chiedersi quali sono le ragioni? Forse la causa va ricercata nella modalità con cui si stanno gestendo e affrontando le questioni organizzative e tecniche che coinvolgono i dipendenti?". Sono i quesiti retorici con i quali il gruppo consiliare dei Dem mette pesantemente sotto accusa l’amministrazione comunale richiamandola alle sue responsabilità in merito alle dimissioni di dip-comunali, specie dirigenti: "Sembra ormai sistematica e inesorabile la fuoriuscita di personale dal comune di Porto San Giorgio – scrivono in una nota i consiglieri comunali democratici -. L’ultima defezione in ordine cronologico è quella del dottor Carlo Popolizio, storico dirigente di settori cruciali. Il suo ritiro è stato preceduto da quelli dell’ingegnere Stefano Postacchini del settore tecnico e del dottor Alessio Sacchi ex dirigente di servizi sociali, cultura e turismo". I Dem manifestano sconcerto e preoccupazione per quella che appare come una vera e propria fuga dal Comune: "sconcerto per il fatto in sé e le motivazioni che potrebbe sottendere, preoccupazione per la ricaduta che secondo i Dem, si avrà sulle risorse che restano in termini di carico di lavoro, se si pensa che per scelta politica non sono stati sostituiti diversi pensionamenti e soprattutto in termini di disagio e difficoltà per le questioni aperte dall’amministrazione con faciloneria e improvvisazione" A questo proposito i Dem spiegano di pensare alla questione del porto: "Ad oggi ancora non c’è chiarezza su chi e come gestirà la struttura nel caso venga respinto il ricorso della concessionaria".

Da qui la domanda retorica: "Si continua ancora a far finta di niente?". I consiglieri del PD spiegano, poi, che tra tempi contingentati legati all’utilizzo e rendicontazione dei fondi Pnrr, l’impellenza della pianificazione sui grandi temi strategici che riguardano il futuro della città, primo fra tutti l’ipotesi di un nuovo Piano regolatore, come si può immaginare di affrontarle in una situazione del genere? Sappiamo che il turn over costante, dalle posizioni dirigenziali in giù, che riguarda la macchina comunale, rappresenta un grave deficit per il funzionamento efficiente di tutte le procedure amministrative e per garantire ai cittadini servizi puntuali ed efficaci; senza tralasciare il benessere organizzativo, uno dei pilastri per rendere efficaci le scelte amministrative. Da questi ragionamenti sono scaturiti i quesiti retorici all’inizio riportati.

Silvio Sebastiani