
Le aziende del fermano avranno a disposizione sedici nuovi ‘Tecnici superiori per la sicurezza delle reti e dei servizi in...
Le aziende del fermano avranno a disposizione sedici nuovi ‘Tecnici superiori per la sicurezza delle reti e dei servizi in cloud’. Sono coloro che hanno frequentato il corso IFTS. Gianluca Petroselli, coordinatore del corso che ha come capofila Confindustria Fermo ha spiegato: "Dopo 800 ore di lezione, di cui il 40% in stage, i partecipanti hanno ottenuto la qualifica EQF4, sono tutti tecnici specializzati con competenze avanzate nella progettazione, gestione e implementazione di sistemi informatici, nella loro sicurezza e anche nello sviluppo di tecnologie basate sul cloud computing".
I partner del percorso formativo sono stati: l’Univpm, l’Itet Carducci Galilei, che ha ospitato lezioni ed esame, l’azienda MyOffice e l’ente di formazione 9000uno. Il corso di 800 ore ha coinvolto occupati e disoccupati delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. È iniziato il 26 febbraio 2024 ed è terminato il 17 aprile. "Parliamo – ha detto Fabrizio Lucini, presidente di Confindustria Fermo – di una figura molto ricercata. ". "L’80% degli iscritti disoccupati ha già, grazie allo stage, garantito il un contratto" ribadisce Petroselli.
L’IFTS di Fermo ha ricevuto uno stanziamento di 128mila euro. Risorse che hanno permesso di alzare anche il livello delle docenze, che sono anche state rafforzate dopo la selezione dei corsisti, che hanno una età media di 35 anni. Il presidente di Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani - ha aggiunto: "Questa è la formazione che funziona e che permette ai giovani, e meno giovani, di entrare con le giuste competenze nel mondo del lavoro. Gli Ifts si sommano ad altri percorsi, come il 4+2 che mette al centro l’ITS, realtà che garantisce il 93% di assunzioni nelle Marche, e ai contributi per la creazione di impresa. Questo deve far capire a tutti che il sistema imprenditoriale ha voglia, oltre che bisogno, di assumere. L’importante è ascoltarsi, creando percorsi efficienti che mettono insieme pubblico e privato".
Vittorio Bellagamba