REDAZIONE FERMO

Sicurezza nei luoghi di lavoro. Alla guida c’è Maria Nicolazzo

La dottoressa da 20 anni al Murri: "Prevenzione, è nostro compito anticipare"

Sicurezza nei luoghi di lavoro. Alla guida c’è Maria Nicolazzo

Maria Nicolazzo

Un servizio delicato, strategico, che vuol dire prevenzione e tutela per chi lavora. A guidare il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro sarà Maria Nicolazzo, la nuova primaria che già era nella squadra e che è stata confermata grazie "alla professionalità e serietà al lavoro", ha spiegato il direttore dell’Ast Roberto Grinta che ha ufficializzato la sua nomina. In settimana arriveranno anche gli avvisi per i servizi sanitari di base e per la fisiatria e a breve tutti i concorsi ancora sospesi ma nel frattempo è un settore delicato e importante quello che ritrova il suo primario. Un servizio che rientra nel dipartimento di prevenzione guidato da Giuseppe Ciarrocchi, con sei servizi, tre medici e tre veterinari. L’obiettivo è cercare di non far ammalare i cittadini della provincia di Fermo: "Parliamo di 170 persone che cerchiamo di proteggere proprio attraverso la prevenzione, per abbassare poi i costi delle cure. Penso agli screening oncologici, alle vaccinazioni, se raggiungessimo gli obiettivi previsti, potremmo evitare che a dicembre e gennaio l’ospedale, o meglio il pronto soccorso, entri in difficoltà. E questo vale anche per l’area veterinaria, con la riduzione di trasmissione di patogeni da animali e uomo. E così per la sicurezza sui luoghi di lavoro".

La Regione e la direzione hanno scelto di aumentare la spesa a disposizione del dipartimento di prevenzione, proprio in ottica di risparmio futuro, la dottoressa Nicolazzo, da 20 anni al Murri e da quattro nello stesso ruolo come facente funzioni, spiega: "Lavoro da anni a stretto contato con il dottor Ciarrocchi. Il nostro servizio si chiama prevenzione e sicurezza nel mondo di lavoro, quindi è nostro compito anticipare. Noi lavoriamo per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, cercando di evitare infortuni e malattie professionali, attraverso vigilanza e controllo, insieme con l’ispettorato nazionale del lavoro. Abbiamo l’obbligo di controllare almeno il 5 per cento delle aziende l’anno ma vogliamo anche diffondere la cultura della sicurezza, accompagnando le aziende alla valutazione del rischio interno, anche dal punto di vista delle sostanze chimiche o dei possibili incidenti". Essenziale la collaborazione con sindacati, associazioni di categoria e altri enti, per un progetto che misuri anche le malattie gli infortuni professionali, in collaborazione con le procure di Fermo e Ascoli: "In questi anni il mondo del lavoro è cambiato, la modifica economica della provincia ha visto scomparire alcuni rischi ed emergere altri rischi, in questo momento aumentati con il lavoro a tempo determinato e a chiamata".

Angelica Malvatani