
La presentazione del progetto Foto Zeppilli
Sarà posata dopo l’estate la prima pietra di un progetto che costruisce futuro. Sarà l’inizio della costruzione della nuova sede dell’Ente scuola edile a Fermo, oltre un milione e 300 mila euro l’investimento per portare qui formazione, lavoro, sicurezza, possibilità. Ieri nella sala consiliare la presentazione di un progetto di valenza strategica che il Comune ha voluto sul territorio, come ha spiegato il dirigente Gianni Della Casa: "Si tratta di un ente privato no profit che ha promosso un’opera fondamentale, a preparare questo lavoro c’è un protocollo d’intesa stretto anche con le organizzazioni dei lavoratori, con Ance, il comune, la cassa edile". Il presidente di Ente scuola edile, Roberto Rossetti, spiega che l’idea è nata due anni fa, dopo una visita del sindaco Calcinaro alla sede di Ascoli: "Calcinaro chiese se si poteva fare una cosa del genere qui, il percorso poi è partito, dirigenti e assessori hanno tutti lavorato e abbiamo sottoscritto dal notaio il primo atto, con la messa a disposizione da parte del comune del terreno in zona Girola. La prima pietra dopo l’estate, una struttura prefabbricata, con una zona per esercitazioni, formazione maestranze e corsi sicurezza. Una parte sarà dedicata ai servizi legati alla formazione, con ulteriori tre piani di uffici, per 200 mq a piano, sia della cassa edile che della scuola edile. L’ultima aula convegni sopra sarà per formazione e altre attività. Era tempo di avere una sede fermana adeguata, per favorire lavoratori e imprese, per la formazione e le certificazioni ci si potrà rivolgere qui. Tutto questo ha un valore sociale, chi è a margine del mercato del lavoro potrà trovare qui una direzione". Il Comune ci investe circa 430mila euro, per quello che vorrà essere un presidio di legalità e sicurezza sul territorio, per Rossetti è l’ultimo atto da presidente prima di cedere il testimone al fermano Lanfranco Ceroni, qui si potranno fare tutte le attività legate al mondo edile, patentini, corsi per muratori, formazione specifica, su uso ponteggi, primo soccorso, antincendio ma anche su gare d’appalto, su criteri ambientali minimi, sull’utilizzo sistemi software, sulla realtà aumentata. L’idea è quella di portare a Fermo nel 2025 ben 29 corsi, saranno 35 l’anno successivo per arrivare a 42 nel 2027, per raggiungere almeno 502 allievi. Soddisfatti i sindacati, per un percorso che parla di attenzione alla legalità, alla sicurezza sul lavoro, un lavoro che sia di qualità, qualificato e stabile, dedicato anche agli immigrati che devono acquisire nel contempo la lingua italiana. Per la Regione è intervenuto il dirigente alla formazione Massimo Rocchi: "A gennaio ci sarà l’avviso pubblico anche per la formazione continua per coloro che già lavorano. Ci saranno 4 milioni di euro in tre anni per questo, altri 4 milioni e 700 mila euro un nuovo bando su diversi settori, compresa l’edilizia, sempre per la formazione". Le conclusioni al sindaco Paolo Calcinaro: " Tutto quello che si fa qui è necessario ad un percorso di lavoro fondamentale, in una città di studi come Fermo che oggi si arricchisce di una nuova scuola, un percorso che mancava".
Angelica Malvatani