Amaldola (Fermo), 4 settembre 2018 - Aveva allestito un piantagione di cannabis in un terreno montagnoso nei pressi del fiume Tenna, una zona quasi irraggiungibile, lontana da occhi indiscreti e con le condizioni climatiche ideali per coltivare marijuana. Purtroppo per lui un agente della polstrada è andato a fare jogging da quelle parti ed ha notato quella distesa di circa un ettaro e mezzo coperta di piante di canapa indiana. Il poliziotto ha subito avvisato i suoi superiori e sono entrati in azione gli uomini della squadra mobile della questura di Fermo, che, dopo appostamenti e servizi di osservazione, hanno fatto scattare il blitz.
L’operazione antidroga è stata messa segno ad Amandola, in zona Caccianebbia ed ha portato al sequestro di 600 piante di grandezza differente e in piena fioritura e altri 12 chili di marijuana, che si trovavano all'interno del garage di un casolare semi abbandonato nei pressi del terreno e che erano pronti per essere immessi sul mercato. I totale sono 24 i chili rinvenuti e che venduti al dettaglio avrebbero fruttato più di 120.000 euro.
Ideatore, promotore e coltivatore materiale della piantagione Riccardo G., un pensionato di 71 anni, che è stato rintracciato in auto e tratto in arresto. Effettuate le formalità di rito, l’uomo, su disposizione della Procura di Ascoli Piceno, competente per territorio, è stato tradotto agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Amandola. I particolari dell’operazione sono stati illustrati dal vicequestore di Fermo, Francesco Costantini e il dirigente della polizia stradale di Ascoli Piceno, Nadia Carletti. “Tutto è nato cinque giorni fa – ha spiegato Costantini - quando Paolo Papetti, assistente capo coordinatore del distaccamento della polizia stradale di Amandola, mentre stava facendo jogging al di fuori del suo orario di servizio, si è imbattuto in questo campo di circa un ettaro e mezzo. A quel punto ci ha avvisato della scoperta e negli ultimi giorni abbiamo approntato dei servizi di appostamento congiunti, che ci hanno portato ad identificare il titolare. Nel tardo pomeriggio di ieri, infine, siamo intervenuti bloccando l'uomo mentre era a bordo di un'auto insieme ad un'altra persona, che è però risultata estranea alla vicenda”. Riguardo alla sostanza e alle piante sequestrate Costantini ha precisato che presentavano vari gradi di infiorescenza: Non erano tutte allo stesso grado di coltivazione. I 12 chili marijuana sequestrata, invece, si trovavano all'interno di un casolare: il loro valore al dettaglio sarebbe stato superiore ai 60.000 euro. Allo stato attuale ci è invece impossibile dire con certezza il valore della sostanza che si sarebbe potuta ricavare dalle piante: è però possibile che si sarebbe arrivati ad ulteriori 12 chili, per un introito complessivo che avrebbe potuto superare i 120.000 euro”. Fabio Castori