’Clima e ambiente, Leggere i colori del degrado sul patrimonio culturale’. Questo è il titolo del progetto che i ragazzi delle classi della secondaria di Ponzano di Fermo stanno realizzando quest’anno. Dopo le video lezioni, tenute dalla dottoressa P. De Nuntiis, del Cnr-Isac di Bologna, le classi hanno compreso la vera importanza della salvaguardia dei Beni culturali e ambientali, che costituiscono quella parte di storia, di tradizione, di paesaggio che un luogo conserva. Ci siamo interrogati sul significato della parola degrado e su cosa siano i beni del Patrimonio Culturale e Ambientale.
Abbiamo scoperto che sono una risorsa unica e non rinnovabile, possono essere di vari tipi e forme, sia materiali che immateriali, che sono tracce tangibili del nostro passato e che dobbiamo consegnarli alle generazioni future in uno stato di perfetta conservazione. Dal 1700 fino alla fine del 1800, l’Europa è stata interessata dalle rivoluzioni industriali, che hanno portato allo sviluppo delle fabbriche, alla nascita dei veicoli a motore con il conseguente aumento delle emissioni di smog e anidride carbonica, che sporcano i monumenti e ne aumentano il veloce degrado. Un esempio molto comune di questi effetti nocivi sono le ‘croste nere’, ovvero gli ammassi di sporco che si trovano soprattutto nelle parti dei monumenti non lavate dalla pioggia. Anche i muschi e i licheni, piccoli vegetali che crescono in luoghi umidi e lontani dalla luce, contribuiscono al deterioramento del patrimonio murario; un elevato degrado è dovuto anche, nei centri storici, al guano dei piccioni.
Anche il continuo utilizzo, a volte improprio (scritte sui muri), da parte dell’uomo, può provocare il consumo o l’abrasione delle superfici dei beni. La classe III C ha elaborato un progetto per analizzare il patrimonio culturale del proprio territorio. Attraverso la fotografia di alcune aree danneggiate dal tempo, come parti del Castello di Ponzano, elementi della Chiesa di San Marco, la Madonna delle Cataste e Fonte Moscogna, la classe, divisa in gruppi, ha realizzato delle schede di analisi, raccontando la storia, la posizione e il degrado del sito. Si sta costruendo una mappa di comunità, sulla quale saranno collocati i monumenti, realizzati in 3D, e presentati nelle loro caratteristiche storiche. Con l’aiuto dei prof si sono prelevati dei campioni di croste nere, muschi e licheni per l’analisi al microscopio, per capirne la composizione. L’argomento è super interessante e affascinante!
Classe IIIC