REDAZIONE FERMO

Scoperta in Questura l’opera di Massimo Ippoliti

Lo scultore ha voluto rappresentare l’Arcangelo, patrono della Polizia, che batte il maligno

Scoperta in Questura l’opera di Massimo Ippoliti

Lo scultore ha voluto rappresentare l’Arcangelo, patrono della Polizia, che batte il maligno

San Michele: l’Arcangelo con la spada che vince il diavolo. Che sconfigge il male. Che protegge il popolo. L’angelo alato è anche il patrono e il protettore della Polizia di Stato. E la polizia è, a sua volta, quella che protegge il popolo, che combatte il male. Ed ecco l’unione, allora. Da oggi, la Questura di Fermo - un tempo vivace Centro studi Polizia di Stato - ha un altorilievo che ricorderà ad ogni poliziotto, ad ogni dirigente, il senso del proprio operare. Al piano terra del grande edificio è stata scoperta l’opera dello scultore Massimo Ippoliti. Rappresenta l’Arcangelo che batte il maligno; le ali del primo soffocano quelle del secondo. Nella ancor bella e moderna struttura non esistevano opere artistiche prima di questa, ha ricordato il questore. Luigi Di Clemente ha tenuto a sottolineare il lavoro quotidiano della polizia per prevenire e battere il crimine, per accogliere le persone e promuovere la legalità. Ha inoltre spiegato che la ricerca del posizionamento non è stata semplice. Alla fine si è scelta una parete dove l’altorilievo riceva luce da entrambi i lati, così da risaltare al meglio e guardare in volto quanti attraversano il locale. Erano presenti al breve, sobrio e significativo evento, i vertici della Fondazione e della Cassa di Risparmio Spa (Giorgio Girotti Pucci, Alberto Palma, Ermanno Traini), il presidente della Provincia Michele Ortenzi, Il vice sindaco Mauro Torresi, il vicario del Prefetto Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, i comandanti dell’Arma dei Carabinieri, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Croce Rossa. Presenti anche le rappresentanze di polizia e carabinieri in congedo. Dopo lo scoprimento dell’altorilievo e la benedizione, il vescovo Rocco Pennacchio ha detto che l’opera d’arte, se da una parte "rende gloria a Dio, da un’altra indica la via del bene ricordando a tutti il senso del proprio impegno e lavoro quotidiano". Al termine il questore ha donato due targhe: all’artista Ippoliti e al presidente Palma.