Continuano a trasportare massi su massi le chiatte della ditta Carmar per proseguire a ritmo serrato la realizzazione delle scogliere emerse, arrivate davanti ai casotti dei piccoli pescatori (sul lungomare Faleria). Un lavoro che, notizia di questi giorni, andrà avanti fino al 15 giugno. E’ stata concessa l’autorizzazione dalla Capitaneria di Porto e dagli altri enti di riferimento, per una proroga piuttosto impegnativa trattandosi di due mesi e mezzo di tempo in più rispetto al 30 marzo, termine per lo stop dei lavori prima dell’avvio della stagione balneare, il 1 aprile. Una proroga che consentirà alla ditta appaltatrice di portarsi ancora più avanti con i lavori per le nuove scogliere emerse e alla spiaggia di continuare a crescere, anche nei punti più critici. Non è passata inosservata, tuttavia, quella che appare come una incongruenza: da quest’anno la tassa di soggiorno (il cui raddoppio a 1 euro, sta facendo discutere a oltranza opposizione, maggioranza e operatori turistici) entrerà in vigore dal 1 giugno, ma i lavori per la difesa della costa andranno avanti fino a metà giugno. Si dirà che le chiatte che operano al largo, lontano dalla spiaggia, non sono di alcun fastidio per i bagnanti, per cui il problema potrebbe neanche porsi. Né va dimenticato che, il cantiere in cui si depositano i massi per le scogliere si trova verso la foce del Tenna (attiguo alla spiaggia libera e in concessione) dove continuerà il viavai di mezzi pesanti fino a metà giugno. Tutti aspetti che saranno stati presi in considerazione in Comune prima di presentare la richiesta autorizzata nei giorni scorsi. Intanto, negli uffici comunali si lavora alla variante progettuale che si è resa necessaria per realizzare la vasca di prima pioggia nell’area dell’ex Serafini e pare che potrà essere approvata entro la prossima settimana. Marisa Colibazzi
CronacaScogliere, lavori prorogati al 15 giugno