REDAZIONE FERMO

Sarà Serena Stoico a dirigere il carcere di Fermo

Nomina di Sarà Serena Stoico a dirigere il carcere di Fermo, dopo 25 anni dall'ultimo concorso. 57 nuovi direttori selezionati, formati per 12 mesi e destinati nelle sedi di assegnazione. Una sfida importante per la prima nomina di una direttrice.

Sarà Serena Stoico a dirigere il carcere di Fermo

Sarà Serena Stoico a dirigere il carcere di Fermo, a partire dal prossimo 20 novembre. La nomina è arrivata in questi giorni, dopo che ad ottobre erano uscite le graduatorie all’esito del concorso che ha selezionato 57 nuove figure di direttore, un concorso che non si faceva da 25 anni in ambito penitenziario. Abruzzese d’origine, è già una figura esperta in gestione di ambiti penitenziari, sostituirà Daniela Valentini che nelle Marche, oltre a Fermo, si è trovata a dirigere contemporaneamente anche le carceri di Fossombrone e quella di Marino del Tronto. Una sfida importante per una direttrice alla prima nomina quella di Fermo, carcere piccolo ma con diversi problemi, primo fra tutti quello strutturale su cui si è più volte espresso il garante regionale per i detenuti, Giancarlo Giulianelli, che ha dichiarato la necessità di chiudere l’ex convento nel centro della città per cominciare a pensare ad una nuova struttura, a metà strada tra Fermo e Macerata. I 57 nuovi consiglieri penitenziari, vincitori del concorso, nel settembre 2022 hanno iniziato uno specifico percorso formativo teorico-pratico della durata di dodici mesi che ha permesso loro di appropriarsi delle conoscenze e delle competenze del mondo penitenziario. Hanno poi sostenuto gli esami per il conseguimento della qualifica dirigenziale penitenziaria e in questi giorni sono stati destinati nelle sedi di assegnazione. Lo scorso luglio li ha incontrati il Capo del Dipartimento Giovanni Russo che ha detto loro: "Fra qualche anno voi sarete i pilastri portanti dell’Amministrazione Penitenziaria. Quello che vi si chiede non sarà soltanto di essere un buon direttore di istituto, ma di essere parte di un disegno più complesso per costruire una architettura del sistema penitenziario del nostro Paese per gli anni a venire".

a.m.