REDAZIONE FERMO

Saluto del comandante. Salvatore Cagnazzo

Il generale di brigata Salvatore Cagnazzo ha salutato il Comando Provinciale Carabinieri di Fermo prima di assumere un nuovo incarico a Roma. Ha ringraziato i militari per il loro impegno e ricevuto un quadro in dono.

Il generale di brigata Salvatore Cagnazzo ha salutato il Comando Provinciale Carabinieri di Fermo prima di assumere un nuovo incarico a Roma. Ha ringraziato i militari per il loro impegno e ricevuto un quadro in dono.

Il generale di brigata Salvatore Cagnazzo ha salutato il Comando Provinciale Carabinieri di Fermo prima di assumere un nuovo incarico a Roma. Ha ringraziato i militari per il loro impegno e ricevuto un quadro in dono.

Nella mattinata di ieri, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Fermo c’è stata la visita di saluto del comandante della legione carabinieri Marche, generale di brigata Salvatore Cagnazzo, che dopo due anni al vertice regionale, si appresta a lasciare il proprio incarico per ricoprire una nuova prestigiosa posizione di comando nella capitale. Ad accoglierlo, insieme al comandante provinciale, colonnello Gino Domenico Troiani, i comandanti delle Compagnie di Fermo e Montegiorgio, tutti gli ufficiali della provincia, una folta rappresentanza di comandanti di stazione e dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo. Nella circostanza, all’alto Ufficiale è stato consegnato da parte di tutti i carabinieri di Fermo, un quadro del noto artista di origini fermane, Marco Monaldi, definito "il pittore dell’Arma". L’opera, una tavola ad olio, raffigura due carabinieri nella tormenta. Il generale Cagnazzo ha rivolto a tutti i militari presenti, in rappresentanza delle diverse articolazioni del Comando di via Alfredo Beni, un particolare ringraziamento per l’eccezionale impegno profuso nel corso dei suoi due anni di servizio, caratterizzati da difficoltà operative e gestionali, soffermandosi sull’assoluta rilevanza dei valori fondanti dell’Arma e dell’etica del carabiniere, punto di convergenza della consapevolezza del proprio ruolo fatto di ascolto e comprensione, nonché di grande responsabilità e partecipazione quotidiana ai bisogni delle persone.

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