Dopo una dettagliata indagine, i militari hanno deferito alla competente autorità giudiziaria una donna di 35 anni, già nota alle forze dell’ordine, per i reati di falsità materiale commessa dal privato, uso di atto falso e sostituzione di persona. Durante le indagini, i militari hanno analizzato la documentazione contabile e contrattuale acquisita, scoprendo che la donna aveva utilizzato l’identità della parte offesa, una signora di Altidona, per attivare una linea telefonica con traffico dati. Successivamente, una società di recupero crediti ha richiesto il pagamento di 450 euro per bollette non pagate nel periodo febbraio-ottobre 2023, riferite a tale linea telefonica attivata presso la residenza della denunciata. È importante sottolineare l’importanza dell’attività dei carabinieri, ma è fondamentale per la tutela della comunità anche la collaborazione dei cittadini: è necessario che segnalino immediatamente situazioni sospette e attuino le misure di tutela già pubblicate e diffuse sui siti istituzionali dell’Arma dei Carabinieri. Solo attraverso una sinergia tra istituzioni e cittadini sarà possibile contrastare efficacemente la criminalità ed in particolare questo tipo di truffe. La competente autorità giudiziaria è stata informata da parte della Stazione dei Carabinieri di Pedaso, che procederà con l’ulteriore sviluppo dell’indagine.
CronacaRuba l’identità, attiva contratto di telefonia