REDAZIONE FERMO

Ricostruzione Tufo: al via il primo progetto unitario post-sisma nelle Marche

Iniziati i lavori di ricostruzione a Tufo, frazione di Arquata, con un progetto unitario che coinvolge tutta la comunità.

All’inaugurazione dei lavori il commissario straordinario al sisma Guido Castelli, il sindaco Michele Franchi e Carlo Moscati, coordinatore del consorzio La Bolognese)

All’inaugurazione dei lavori il commissario straordinario al sisma Guido Castelli, il sindaco Michele Franchi e Carlo Moscati, coordinatore del consorzio La Bolognese)

Sono partiti i lavori di ricostruzione di Tufo, frazione di Arquata, distrutto a causa della scossa del 24 agosto 2016. Un’inaugurazione di particolare importanza, dal momento che i residenti di Tufo si sono uniti per realizzare una ricostruzione unitaria: si tratta del primo esempio di ricostruzione complessiva post-sisma (comprensiva dei sottoservizi) che viene avviato nelle Marche.

Il progetto unitario riguarda la ricostruzione privata e non interessa solo un edificio o un aggregato, ma tutta la frazione, i mini-condomini e le case singole. Per i 13 aggregati di cui si compone Tufo, infatti, è stato contrattualizzato un unico gruppo di tecnici e un’unica impresa. All’inaugurazione dei lavori era presente anche il commissario straordinario al sisma 2016 Guido Castelli.

"Auspichiamo che ci siano tanti altri casi in cui potremo proporre questo tipo di intervento che viene realizzato a Tufo, che merita di essere evidenziato perché è un progetto unitario. Ovvero – ha sottolineato Castelli - tutti gli abitanti di questa frazione hanno avuto l’intelligenza di affidarsi agli stessi progettisti, alla stessa impresa in maniera tale che i lavori possano essere fatti bene e presto. Ricordo spesso che la ricostruzione è una creatura viva che dipende da tanti fattori e uno di questi è la concordia e il carattere cooperativo dei privati perché, quando c’è, rende tutto più facile. Grazie alla collaborazione che ho avuto con Riccardo Moscati e i membri del comitato di Tufo, abbiamo fatto quello che il grande statista tedesco Adenauer diceva essere il segreto della politica: avvicinare il possibile dal desiderabile".

A Tufo è stato fatto e ora la frazione arquatana può guardare con fiducia ma anche con concordia al futuro di questa frazione. I primi passaggi dei lavori prevedono gli interventi per la parte pubblica perché, come è noto, saranno necessarie strade e sottoservizi. "Subito dopo sapremo come costruire le strutture di questa frazione che si trova in uno dei territori più martoriati dell’Appennino centrale a causa del sisma. Rispetto alle tempistiche – ha detto ancora Castelli - prevediamo che tra circa tre anni tutti i cittadini di questa frazione potranno rientrare nelle loro case e godere di questo meraviglioso panorama. Siamo tra Lazio, Marche, l’Abruzzo non è distante e neppure l’Umbria, siamo proprio nell’ombelico del cratere ci fa piacere che presto sentiremo il rumore dei muratori, dei carpentieri, delle ruspe: sarà un rumore che spezzerà questo silenzio durato otto anni".