ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Riapre la chiesa di Santa Maria della Meta

L’edificio sacro della frazione di Taccarelli ad Amandola era stato pesantemente danneggiato dal terremoto

La cerimonia di riapertura della chiesa

La cerimonia di riapertura della chiesa

Inaugurata e riaperta al pubblico la piccola chiesa di Santa Maria della Meta di Amandola, l’edificio sacro ubicato nella frazione di Taccarelli era stato pesantemente danneggiato dal sisma. E’ stato Monsignor Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo, insieme al parroco don Gianluca Mascitti, domenica pomeriggio ad ufficiare la cerimonia di inaugurazione, presenti anche il Prefetto di Fermo Edoardo D’Alascio, il Commissario per la ricostruzione Guido Castelli, il presidente della Provincia di Fermo Michele Ortenzi, il sindaco Adolfo Marinangeli, il comandante della Compagnia carabinieri di Montegiorgio maggiore Massimo Canale e tanti residenti della zona.

La piccola chiesetta sita a circa 4 chilometri del centro abitato di Amandola era stata pesantemente danneggiata dal sisma del 2016, sono stati necessari circa 9 anni fra procedimenti tecnici e l’esecuzione dei lavori per apportare gli interventi di miglioramento sismico e restauro.

La chiesa fu costruita nel 1613, così come riporta l’incisione presente sopra il portone d’ingresso a sostituzione di una chiesina eretta nel luogo in cui sorgeva una cappella primitiva denominata ‘Pentura de la Meta’. Nel 1766 assorbì la parrocchia di San Donato ed al suo interno, nel 1882 si costituì la Confraternita dell’Addolorata. Infine, nel 1975 alla chiesa di Santa Maria della Meta, venne annessa alla parrocchia di San Cristoforo che godeva già dal 1470 dove risiedeva il Preposto ed il titolo le venne riconfermato nel 1570 dal Cardinal Bandini arcivescovo di Fermo.

I lavori di riparazione per un costo complessivo di 224.700 euro sono stati avviati il 15 novembre del 2023 e si sono stati conclusi il 16 dicembre 2024 e seguiti da Monsignor Pietro Orazi come responsabile dei lavori, dal geometra Demetrio Catalini, l’ingegnere Carla Trua e il geometra Giuseppe Alessandrini, impiegando maestranze locali.

L’arcivescovo di Fermo Monsignor Rocco Pennacchio, ha ricordato durante l’omelia ha ribadito l’importanza dimostrata dall’unione d’intenti dimostrata della comunità di avere un luogo di ritrovo dedicato al culto. Una bella giornata di festa per la comunità di Taccarelli di Amandola, ma una riflessione inevitabile va rivolta anche all’eremo di San Leonardo di Montefortino, incastonato nella gola dell’Infernaccio, meta preziosa di migliaia di escursionisti ogni anno. Pur essendoci un progetto e i materiali accatastati ai margini dell’eremo, i lavori sono fermi da anni.

Alessio Carassai