FABIO CASTORI
Cronaca

Revenge porn, scopre il marito a letto con l’amante e diffonde il video a luci rosse

L’ha inviato attraverso WhatsApp a tutti i conoscenti della vittima che è stata anche minacciata di morte. L’operazione è stata portata a termine dai militari dell’Arma di Montegranaro

L’operazione è stata portata a termine dai militari dell’Arma di Montegranaro

L’operazione è stata portata a termine dai militari dell’Arma di Montegranaro

Fermo, 9 gennaio 2024 – Insospettita da alcuni comportamenti equivoci del compagno, si è impossessata del suo telefonino e ha scoperto un video hard in cui si cimentava in prestazioni sessuali con l’amante. A quel punto, accecata dalla gelosia e dalla voglia di vendicarsi, insieme a due parenti, ha pensato bene di diffondere il filmato sui social e di inviarlo attraverso whatsapp a tutti i conoscenti della vittima, una ragazza di Montegranaro. E come se non bastasse, quando l’hanno incontrata casualmente per strada, una delle tre donne, coltello alla mano, l’ha rincorsa, costringendola a rifugiarsi in casa per evitare il peggio. Quest’ultimo episodio è stato notato da un residente che ha allertato i carabinieri i quali, intervenuti sul posto, hanno ricostruito l’incredibile storia fin dall’inizio. L’operazione è stata portata a termine dai militari dell’Arma di Montegranaro che, attraverso una delicata indagine, hanno fatto emergere una situazione di grave violazione della privacy e minacce di morte. Tre donne, di età compresa tra i 33 e i 53 anni, tutte con precedenti penali, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Fermo per i reati di diffusione illecita di video sessualmente espliciti in concorso e minaccia aggravata.

I fatti sono emersi dopo una meticolosa attività investigativa condotta dai carabinieri, che hanno effettuato una perquisizione domiciliare delegata dall’autorità giudiziaria, accertando così che le tre donne avevano diffuso il famoso video contenente scene sessualmente esplicite che ritraevano la vittima mentre consumava atti sessuali consenzienti con il compagno della più giovane di loro. Ad incastrare definitivamente le tre, è stata la perizia sui telefonini che ha confermato come il video fosse stato inviato tramite whatsapp ad amici e conoscenti della vittima. Il video è stato posto sotto sequestro e messo a disposizione della Procura della Repubblica in attesa degli sviluppi dell’indagine sul fronte processuale.

In aggiunta a ciò, una delle tre donne è stata deferita anche per minacce gravi, poiché intercettando casualmente la giovane veregrense, ha brandito un coltello e l’ha minacciata di morte, costringendola a rifugiarsi all’interno della propria abitazione. Questo episodio dimostra non solo l’intensità dei fenomeni criminali digitali, ma anche la pericolosità dei comportamenti che possono sfociare nella violenza fisica. In particolare il codice penale prevede la punizione con la reclusione da uno a sei anni per chi pubblica nella rete internet, senza l’espresso consenso delle persone interessate, immagini o video privati realizzati in circostanze intime e contenenti immagini sessualmente esplicite.