Si rinasce per scommettere ancora sul futuro, un sogno dopo l’altro. Va avanti così Richard Abou Zaki, una stella Michelin già da due anni, per la magia che sa realizzare al suo ristorante Retroscena, a Porto San Giorgio. Ieri la riapertura, dopo un lavoro di restyling importante, perché, dice il giovane chef, "volevo un luogo che mi rappresentasse, che circondasse la mia cucina". "Oggi abbiamo trovato la nostra identità estetica – aggiunge –, e una identità salda di cucina e di squadra. L’idea è quella di crescere ancora, prima il piatto non corrispondeva ai luoghi, ci abbiamo messo 135mila euro di investimenti per creare una esperienza più intensa".
Si entra al ristorante come si va a teatro, appunto, con le tende di velluto verdi, che si aprono sulla cucina, i colori opachi, il legno, il cuoi naturale, i colori tenui. Alle pareti, l’arte di Sandro Pazzi che ha rappresentato i colori e i prodotti della compagna marchigiana, il grano, l’uva. "Abbiamo cercato una chiave minimalista e astratta, invitiamo a interpretare quello che si vede, ognuno può avere la sua idea. Per me è davvero un nuovo inizio e sono molto emozionato". Accanto ad Abou Zaki c’è il socio di sempre, Pierpaolo Ferracuti, che continua ad occuparsi di tutti i locali aperti a Porto San Giorgio: "Conquistare la stella è stato un duro lavoro, adesso ho la base per fare quello che volevo fare. È stato premiato il lavoro della cucina, oggi alziamo il livello molto più in alto. Il sogno è di crescere ancora e di spostarci per un locale più grande. Se vedo più avanti e spero in risultati importanti, mi immagino col primo relais della Marche, con 8 o 10 suite di lusso a dare esperienza di emozioni". Anche la cantina è raddoppiata, con 440 etichette, investimento incredibile su champagne e nel mondo francese del vino: "Ci mancava, abbiamo capito che i clienti cercano di bere sempre meglio, anche la carta dei vini è curata e spiega bene di che zona sono i prodotti, dando spazio anche ai prodotti locali. L’eccellenza è nei dettagli, la nostra crescita è di sicuro in cucina, ma voglio affascinare con il servizio che c’è".
Oggi sono 18 i coperti a disposizione, per 12 dipendenti, i clienti vengono coccolati e persino in bagno ci sono i suoni della natura: "Siamo spesso all’estero e ci considerano un locale all’avanguardia, per me è il locale che mi rappresenta e mi fa lavorare al meglio", sorride Richard. Emozionato anche il sindaco Valerio Vesprini, per il quale un ristorante stellato è un dono: "Da parte mia la riconoscenza per aver condiviso con noi questa riapertura, li ho visti crescere, anche nel periodo Covid, ne ho seguito le scommesse, sono onorato del fatto che si continua ad investire a Porto San Giorgio. È un nostro vanto e davvero lo possiamo esportare ovunque. Il nome di Porto San Giorgio grazie a loro valica i confini nazionali. Massima vicinanza e collaborazione come abbiamo sempre fatto in questi anni". A curare il locale gli architetti Alessandro De Angelis e Roberto Sargo, per la falegnameria Francesco Fratini, le poltrone sono Frau.
Angelica Malvatani