Nonostante fosse un benestante proprietario terriero e immobiliare incassava il reddito di cittadinanza. Il furbetto era stato smascherato dalla Guardia di Finanza di Fermo e al termine delle indagini era stato rinviato a giudizio. L’uomo, un 50enne fermano, è finito così davanti a giudice o ed è stato condannato a un anno e due mesi per falsa attestazione in atto pubblico e omissione di informazioni dovute.
I militari delle Fiamme Gialle, dopo aver vagliato la posizione del 50enne, avevano appurato l’assenza di gran parte dei requisiti dichiarati e l’inattendibilità delle motivazioni addotte a sostegno delle richieste avanzate dal beneficiario nella compilazione della dichiarazione sostitutiva unica presentata. Infatti, come previsto dal decreto legge del 2019, attraverso le autocertificazioni, gli aventi diritto presentano la domanda all’Istituto nazionale di previdenza sociale, il quale, accertate le oggettive difficoltà economiche e tutte le altre condizioni previste dalla norma, concede l’accesso al beneficio. Approfondendo le indagini, i finanzieri avevano appurato che il 50enne, in particolare, aveva omesso di dichiarare il possesso, a vario titolo, di due latifondi e ben cinque beni immobili, beneficiando indebitamente del sussidio per tutto l’anno 2019 e per parte del 2020.