Fermo, 12 dicembre 2024 – Chiude ‘Redattore Sociale’, l’agenzia di stampa che raccontava appunto il sociale e i suoi protagonisti. Chiuderà tra un mese, il 10 gennaio, con decisione inderogabile dell’editore Comunità di Capodarco e del suo presidente don Vinicio Albanesi. In quello stesso giorno, “saranno licenziati tutti i dipendenti e i giornalisti che hanno già pagato la crisi aziendale, con due anni di pesante cassa integrazione”, spiegano in una nota il Comitato di redazione e l’assemblea dei dipendenti, “Come giornalisti di Redattore Sociale ci sentiamo di dover denunciare questa situazione nello stesso modo in cui nel tempo ne abbiamo denunciate di analoghe. Per anni, nonostante le difficoltà, abbiamo assicurato un notiziario, nella convinzione che c’era un mondo fuori dall’informazione mainstream che andava (e va) raccontato. Da due anni, nonostante le sollecitazioni della redazione, l’editore non ha cercato nessun’altra soluzione per tenere in piedi un progetto che considerava ormai concluso. Poco importa che quel progetto in questi anni abbia raccontato per primo il disagio, economico e sociale, sempre crescenti nel nostro Paese. Che abbia dato voce agli emarginati, ai disoccupati, ai lavoratori poveri e a tutte quelle categorie di persone che, nella convinzione dei giornalisti di Redattore sociale, erano i primi a dover essere ascoltati, rilanciati e protetti”.
La crisi è iniziata anni fa, quando sono diminuiti i contributi statali. Attualmente, stando al sito internet della testata giornalistica, ci sono 8 redattori e un direttore, Stefano Caredda, più diversi collaboratori. Saranno loro gli ultimi di un mondo nato ufficialmente nel 2001 quando la Comunità è diventata sede nazionale del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) e in questa veste nel 1994 aveva organizzato il primo seminario di formazione per i giornalisti sui temi del disagio e dell’impegno sociale, intitolato ’Redattore Sociale’. Stando al Cdr, la comunità di Capodarco e il suo presidente “pagherà solo a fronte della riscossione di alcuni crediti. Ma noi vogliamo garantire una vita più serena a noi e alle nostre famiglie”. Dalla Comunità di Capodarco la risposta è chiara: “Ai primi mesi del 2022, dopo vari rinvii, l’Ente nazionale Inail, con il quale avevamo un importante contratto di affidamento dell’organizzazione e gestione del servizio di contact center denominato ’SuperAbile Inail’, ci ha comunicato che un nuovo bando per gli stessi scopi con decorrenza dal 30 novembre 2022 era stato assegnato a una diversa agenzia (Dire), avendo ottenuto il 33 per cento di ribasso. Per Redattore Sociale il corrispettivo di tale contratto rappresentava circa il 90 per cento dei ricavi. Da qui le difficoltà finanziarie per Redattore Sociale che aveva alle proprie dipendenze, proprio in ragione del bando, un consistente numero di giornalisti e di altrettanti poligrafici”.
Da qui la cassa integrazione, tre giornalisti e cinque poligrafici si sono dimessi subito: “Nonostante l’impegno per ulteriori commesse (Ministeri, Regioni, gruppi editoriali), a fronte di un gruppo ancora significativo, non è stato possibile ottenere nulla, nemmeno promesse. Da qui la dolorosa decisione di cessare, per ragioni economiche, l’attività della Società a r.l. Redattore Sociale, le cui quote fanno capo alla Comunità di Capodarco di Fermo, che è in grado di onorare tutti gli obblighi derivanti dal licenziamento. Redattore è ancora creditrice di somme dal Ministero delle Comunicazioni, dell’Iva, di alcuni abbonamenti del 2024. L’impegno è di mettere a disposizione dei dipendenti ogni incasso facente capo a Redattore Sociale”.